Blue Whale, parlano Le Iene. Il messaggio diffuso sul web

Il servizio messo in onda dalle Iene sul fenomeno del Blue Whale e sui preoccupanti suicidi dei giovanissimi ha fatto parlare parecchio. Ora si è scoperto che i video usati dal programma erano falsi e gli autori hanno deciso di chiedere…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Osservate speciali”]

Smartwatch free

…scusa su Facebook, sottolineando come il problema esista. Ecco le parole del post:
“Le Iene in questo momento sono osservate speciali per un servizio di Matteo Viviani sulla Blue Whale. Ci contestano di aver inventato qualcosa che non esisteva. Alcune sequenze andate in onda si sono rivelate non contestuali al fenomeno (pur trattandosi di suicidi veri e propri) e di questo ci scusiamo e ringraziamo il blogger che ha segnalato il nostro errore. Ciò non toglie che la Blue Whale sia pericolosamente reale così come dimostrano le testimonianze delle due famiglie che abbiamo incontrato in Russia. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Gioco macabro”]

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Sono madri che hanno perso le loro figlie e che ci hanno svelato il funzionamento del macabro “gioco”. In queste ore di polemica e confusione, qualcuno ha scritto che si tratterebbe di ‘attrici’, purtroppo non sono una finzione come non è finzione il loro dolore. Questa è la motivazione che ci ha spinto a realizzare il servizio. Prevenire, non istigare, ciò che si è già diffuso in Russia e che subdolamente è arrivato anche da noi. Dopo la messa in onda, molti genitori ci hanno ringraziato, perché hanno scoperto che i loro figli già conoscevano la Blue Whale. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il fenomeno esiste”]

Anche la Polizia di Stato ci ha ringraziato confermando l’esistenza del fenomeno: a Pescara una ragazzina ha confessato davanti ai suoi compagni di classe di essere vicina all’ultima prova di questa folle sfida (subito dopo si è reso necessario il suo ricovero). Ben prima del nostro servizio tanti paesi europei avevano preso provvedimenti, in Francia è stata diffusa una circolare nelle scuole affinché i ragazzi fossero avvisati del pericolo. A settembre, con la nuova stagione, torneremo a occuparci di questo argomento che tanto ha inquietato l’animo di tutti noi”.

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