A un mese di distanza dal tragico crollo del Ponte Morandi a Genova, La Repubblica ha raccontato la storia di una bambina che, da quel giorno, non riesce più a parlare. Adele, questo il nome di fantasia scelto per la piccola, è rimasta traumatizzata dal frastuono del crollo, dalle scene di panico quando è scesa in strada insieme alla madre per vedere cosa fosse accaduto. A raccontare la sua storia, sulle pagine del quotidiano nazionale, è la preside dell’Istituto Sampierdana, Sara Bandini. I medici invece spiegano: “In quegli istanti nessuno si era accorto di quanto accaduto a questa bambina, solo dopo i genitori si sono accorti che era diventata all’improvviso troppo silenziosa. Il disastro ha traumatizzato la bimba fino a creare un gap tra il suo mondo interiore e quello esteriore”. Per farla tornare a parlare, spiegano, servono tempo, l’affetto della famiglia e una terapia continuativa.