Tutti avrete sentito parlare di autismo. Ma di cosa si tratta veramente? L’Autismo è una sindrome che si diagnostica questa patologia attraverso interventi mirati, volti ad uno screening di tutti gli aspetti psicologici e fisici che questa sindrome comporta.
I genitori, quando viene diagnosticata la sindrome, sono messi al corrente del fatto che il loro piccolo non riuscirà con facilità ad avere delle interazioni, utilizzerà un linguaggio e un movimento corporeo non uguale agli altri, dunque vivrà nel suo mondo a cui non è permesso ad alcuno di accedere.
Attualmente esistono delle tecniche che permettono di gestire clinicamente il disturbo riducendo le sue conseguenze funzionali, ovvero:
le logiche Intensive Behavioural Intervention (IBI): lavoro intensivo tra i 20 e le 40 ore a settimana in cui si approfondiscono i punti di forza dell’individuo autistico
la Applied Behavior Analysis (ABA): ovvero si cerca da un lato di interpretare e modificare il comportamento del soggetto, dall’altro di stimolare le loro competenze.
il metodo Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Chilren (TEACCH): un modello che incorpora servizi per gli insegnati, i genitori e i bambini autistici.
Medici, psicologi, psicoterapeuti, insegnanti, famiglie: ecco l’équipe vincente che potrebbe fornire un intervento combinato proficuo per la salvezza di questi soggetti e la gioia dei loro cari: è necessario far assumere la consapevolezza di ogni periodo che la famiglia stia attraversando senza mai annebbiare il barlume di speranza che un giorno si potrà sorridere o ahimè piangere, ma tutti insieme.
Esplicazione dell’immagine:
Segnali di Autismo
Disegno 1: Il soggetto affetto da autismo evita gli occhi dell’interlocutore (bambino o adulto che sia);
Disegno 2: Il soggetto affetto da autismo non possiede un linguaggio appropriato o usa poche parole che non sono conformi alla sua età;
Disegno 3: Il soggetto affetto da autismo ripete sillabe e parole;
Disegno 4: Il soggetto affetto da autismo sembra sordo, non obbedisce agli ordini semplici o non risponde al suo nome;
Disegno 5: Il soggetto affetto da autismo gioca da solo;
Disegno 6: Il soggetto affetto da autismo non usa appropriatamente i giochi (esempio fa roteare la palla su se stessa ma non ne fa un uso comune, come lanciarla, cosa che, invece, fanno istintivamente ed usualmente i bimbi);
Disegno 7: Il soggetto affetto da autismo non partecipa ai giochi dei coetanei;
Disegno 8: Il soggetto affetto da autismo fa un uso eccessivo di televisione e computer;
Disegno 9: Il soggetto affetto da autismo tiene un comportamento stereotipato (svolazza con la mano o ripete costantemente piccoli salti);
Disegno 10: Il soggetto affetto da autismo ha temi ricorrenti e ripetitivi (ad esempio sempre gli stessi cartoni animati, figurine o dinosauri);
Disegno 11: Il soggetto affetto da autismo allinea macchinine, animali o qualsiasi altro gioco;
Disegno 12: Il soggetto affetto da autismo si sofferma con eccessiva insistenza a guardare dispositivi rotanti (ad esempio lavatrice o ventilatore);
Disegno 13: Il soggetto affetto da autismo è ipersensibile o iposensibile al rumore;
Disegno 14: Il soggetto affetto da autismo manca del senso del pericolo;
Disegno 15: Il soggetto affetto da autismo nei capricci dimostra di tollerare male le frustrazioni .