Multe, brutte notizie per gli automobilisti: le nuove regole tra le 22 e le 7

Una novità importante da conoscere per quanto riguarda il codice della strada. Le multe dalle 22 alle 7, quindi nella fascia notturna, saranno un terzo più salate rispetto alle stesse nella fascia tra le 7 e le 22… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La fascia notturna”]

Questo vale innanzitutto per le infrazioni dei limiti di velocità, per cui le sanzioni potranno aumentare di un terzo:

  • multa da 36 a 148 euro per un eccesso fino a 10 km/h
  • multa da 148 a 594 euro per un eccesso fino a 40 km/h (oltre alla decurtazione di 5 punti)

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  • multa da 370 e 1.458 euro per un eccesso fino a 60 km/h (e decurtazione di 10 punti, sospensione della patente da 1 a 3 mesi e inibizione alla guida dalle 22 alle 7 per i 3 mesi successivi)
  • multa da 500 a 2.000 euro per fino oltre i 60 km/h (e decurtazione di 10 punti, sospensione da 6 a 12 mesi).

“Fu uno dei primi ad arrivare sul luogo del disastro…”. La silenziosa morte del pompiere eroe

Le immagini terribili dell’11 settembre 2001 sono ancora nella memoria di tutti. Un terribile atto terroristico che, a distanza di quasi 16 anni, continua a mietere vittime. Nei dieci mesi successivi all’attentato, oltre 5.400 persone che avevano frequentato l’area del World Trade Center si sono ammalate di tumore. Tra queste, Brian J. Masterson è morto questa settimana per un cancro all’esofago. Chi era? Uno dei vigili del fuoco che arrivarono per primi sul luogo dell’attentato e che lavorarono per mesi tra le macerie… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il 124° pompiere morto”]

Purtroppo, è anche il 124° pompiere morto per malattie legate alla respirazione di polveri chimiche tossiche nella zona di Ground Zero. “A causa dell’attacco dell’11 settembre alla nostra nazione, molti vigili del fuoco di New York si sono ammalati e stanno morendo di cancro e altre malattie indiscutibilmente collegate alle polveri tossiche respirate al Ground Zero”, ha dichiarato il presidente dell’Unified Fire Authority James Slevin… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le sostanze tossiche”]

Un report del Governo Federale del 2011 ha elencato le sostanze sprigionate dopo il crollo dei due grattacieli: “Il fuoco è stato sprigionato dall’esplosione di 91.000 litri di carburante che ha causato la diffusione di circa 100.000 tonnellate di detriti organici, 490.000 litri di olio combustibile, 380.000 litri di gasolio per riscaldamento e carburante delle migliaia di auto parcheggiate nel sotterraneo del World Trade Center… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Casi triplicati dal 2013″]

La colonna di fumo levatasi dalle Torri conteneva inoltre fuliggine, metalli, composti organici volatili, acido cloridrico, materiale da costruzione, cemento, vetro, amianto, silice cristallina, metalli, idrocarburi, furano, pesticidi e diossine che nelle ore successive si sono si depositati per decine di miglia attorno Lower Manhattan e a Brooklyn”. Sempre nel 2011, il Congresso aveva approvato lo Zadroga Act, che metteva a disposizione 4,2 miliardi di dollari per fornire le cure necessarie e assistenza alle persone ammalate per queste cause. Dal 2013, purtroppo, i casi di tumore si sono più che triplicati.

“La ragazza che uccise Vanessa è libera”. Le parole di un papà sconvolto

Ricordate il caso dell’omicidio di Vanessa Russo, la ragazza di 23 anni uccisa nel 2007 da Doina Matei? La 21enne romena le aveva infilzato un occhio con un ombrello. Nei giorni scorsi, la Matei si è vista riconoscere l’affidamento in prova ai servizi sociali: vivrà in una casa e potrà uscire dalle 6 alle 22… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La rabbia del padre”]

Una decisione che ha scatenato la rabbia di Giuseppe Russo, padre di Vanessa: “Non sento più nulla, la nostra parola non conta nulla. Prima la semilibertà, adesso i servizi sociali. È praticamente uscita di galera, meglio di così per lei non può andare. È tutta una vergogna. Cosa parlo a fare? Non voglio più nulla”, ha dichiarato ai microfoni della trasmissione di Radio 24 “La Zanzara”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“È un’assassina e per me non è giusto che resti qui in Italia. Vada nel suo Paese. Tanto mia figlia non me la ridà più nessuno. Doveva fare 16 anni invece ne ha fatti la metà, esce e lavora qui nel nostro Paese. Se non è libertà questa? Cosa li facciamo a fare i processi? Sono pochi 16 anni, è una farsa. Ma doveva farli tutti. Noi ci sentiamo abbandonati dallo Stato – prosegue Russo -. Sono dieci anni che aspettiamo un risarcimento. Ma non è arrivata nemmeno una telefonata. È vergognoso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Mia moglie per questa storia si è ammalata e per motivi di salute si è dovuta licenziare. Il perdono? No, mai. ha ammazzato mia figlia senza motivo, è una persona cattiva. Il modo in cui ha ammazzato mia figlia può farlo solo una persona cattiva. Non può cambiare, se sei cattivo rimani cattivo e basta. Non va via. Ci nasci. Ho parlato di pena di morte – ha concluso – e l’ho detto in un momento di rabbia. Ma in certi casi, per certi omicidi cattivi come questo ci vorrebbe. Ma ormai mi sento uno sconfitto, sono stanco. Ha vinto lei. Non voglio più niente”.

Gigi D’Alessio pubblica la sua carta d’identità ma i fan si accorgono subito di quel particolare…

L’ultima foto di Gigi D’Alessio pubblicata sui social era accompagnata da questa didascalia: “Ecco la copertina del mio nuovo disco. E’ la mia carta d’identità. Un documento di riconoscimento e credo non ci sia nulla di meglio che raccontarsi con sincerità per farsi conoscere”. Ma la sincerità di Gigi D’Alessio, a quanto pare, dura veramente poco, giusto il tempo che qualche fan si accorga di due particolari che decisamente stonavano. Il primo è l’altezza, molti infatti a testimoniare….

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che avendo incontrato di persona il cantante, sicuramente non raggiunge il 1,80 in altezza. Fa poi discutere è la straordinaria somiglianza tra la copertina in questione e quella del disco “Eppure soffia” del compianto cantautore sassolese Pierangelo Bertoli. A notare la cosa, proprio il figlio dello scomparso cantautore: “Ciao Gigi D’Alessio, sono il figlio del signore coi baffi nella foto a destra. La copertina del tuo cd è molto bella, ma non so come mai ha qualcosa…

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di molto famigliare… io e la mia famiglia ci chiediamo se sia un caso“.La risposta di Gigi D’Alessio non ha tardato ad arrivare: “Ciao Alberto, aldilà della grandissima stima artistica per tuo padre posso assicurarti che è solo un caso la mia copertina praticamente uguale a quella del grande maestro Bertoli. Questo mi conforta perché vorrà dire che il caso ha voluto farmi avvicinare ad un grande. Spero che il mio nuovo…

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disco possa rimanere nella storia come tuo padre, che purtroppo non ho avuto l’onore di conoscere“. Ovviamente l’affermazione  non convince, sia perché il cantante ha dimostrato di non essere sincero di indole, sia perché le due copertine sono, contro ogni dubbio, identiche. L’unica reale differenza sta nel fatto che probabilmente Pierangelo Bertoli si è voluto veramente “raccontare con sincerità”.

Emma Marrone cancro: 3 cose che non sapete sulla malattia della cantante

La dura lotta di Emma è stata quella contro un cancro alle ovaie. Una triste vicenda che è stata rivelata dalla contante solo dopo la vittoria ad Amici, con l’intento di lanciare un appello alla prevenzione: “Non bisogna vergognarsi di andare dal medico. La prevenzione è importante. Avessi fatto più visite prima, magari avrei arginato il problema in maniera diversa” . la scoperta della malattia è arrivata prima della partecipazione al talent, quando la cantante lavorava come commessa. Fu….

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un eccessivo dimagrimento a preoccupare i genitori, che ricondussero però il fatto ad un possibile periodo di stress. E’ stata proprio Emma, su consiglio di un’amica, a recarsi dalla ginecologa, scoprendo così la verità:  “La neoplasia mi aveva preso utero e ovaie. Avevo fatto la Tac e la risonanza magnetica. Anche la ricerca dei marker nel sangue confermava la….

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presenza di cellule tumorali. A quel punto non potevo più sfuggire”. Rivelando che: “Il dolore che provavo non era legato alla notizia tragica. Per me non era il cancro il problema. Il mio dolore era dover rinunciare al sogno della musica, ai sacrifici fatti”. La seconda battaglia per la cantante, ormai travolta dal successo, è avvenuta nel 2014. “Vivo sempre sotto controllo: per….

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me gli esami non finiscono mai. Il pensiero della malattia non mi abbandona, fa parte di me”  spiega Emma, continuando: Mi mette ansia, ma mi dà la spinta necessaria per vivere tutto fino in fondo. Non è una cosa nera. Ma una presenza che mi continua a invitare a dare il giusto peso alle cose: a volte ce la faccio, altre no! E allora purtroppo continuo a prendermela per cose troppo stupide”.

Pannolini usa e getta: scoperte sostanze tossiche in 12 marche

Sostanze tossiche come la diossina e il glifosato, sono state scoperte all’interno dei pannolini usa e getta.. Condotta a tal fine una ricerca su alcune tra le marche più note. Solo lo scorso anno era stato reso noto a tutti che i Pampers contenevano gli IPA (idrocarburi policlicici aromatici), ovvero sostanze derivate dal petrolio (in particolare benzoanthracene e crisene segnalato sulle confezioni come petrolato) che l’Unione europea ha classificato tra le sostanze cancerogene. Oggi invece la ricerca è….

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stata svolta su ben 12 marche di pannolini tra le più conosciute, tra le quali alcune in vendita anche in Italia: 

• Mots d’enfants (Marque repère / Leclerc)

• Mots d’enfants écologique (Idem)

• Love&Green écologique

• Toujours (Lidl)

• Naty by nature babycare….

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• Pampers active fit

• Pampers premium protection

• Pampers simply dry

• Pampers baby dry

• Carrefour baby éco planet

• Pommette agility dry

Trovate in tutti questi campioni sostanze tossiche come: residui di glifosato e altri pesticidi, classificati come probabili cancerogeni dalla Iarc. Oltre a….

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tracce di diossina e di idrocarburi policiclici aromatici (IPA).  Problema riscontrato anche per gli assorbenti femminile, tamponi e salviette intime. L’unica nota positiva è che le sostanze rinvenute sono al di sotto dei limiti fissati dalla normativa in merito, non dobbiamo comunque sottovalutare il pericolo  derivato dall’utilizzo di questi prodotti, visto che i pannolini sono sempre a contatto con la pelle dei più piccoli.

La piccola muore aspettando un cuore. Quello che accade dopo è commovente

Affetta da una grave patologia, muore in attesa che si avverasse la speranza di un nuovo cuore. Aoife O’Suillivan, un’adorabile bimba di Leigh-on-Sea, nell’Essex (Inghilterra), si è spenta nella terribile attesa, a soli quattro anni. La sua morte non è stata vana, grazie alla decisione dei genitori di donare i suoi organi. E ora vogliono lanciare un appello, anche in nome di quanto vissuto dalla loro….

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bambina, chiedono a tutte le mamme e a tutti i papà di iscrivere i loro figli nel registro dei donatori di organi.  La piccola Aoife era una bimba vivace e intelligente, purtroppo nel 2015 le era stata diagnosticata una patologia che aveva colpito il suo muscolo cardiaco. La situazione era stata…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Peggioramento “]

peggiorata da una iniziale errata diagnosi di “asma”, che aveva escluso l’ipotesi di una malattia più grave e, cosa ancora più grave, aveva accorciato la corsa contro il tempo della piccola. Poi il repentino peggioramento, e la scoperta di un qualcosa i più grave che la affliggeva. Spinti della….

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Donazione “]

mancata realizzazione dell’unica speranza di vita per la loro bambina, i genitori non hanno avuto dubbi quando gli è stato chiesto se intendessero donare gli organi di Aoife. Con l’intento che quella speranza per qualche famiglia si realizzasse veramente. “Per ogni persona che riceve un organo di cui ha bisogno, ce ne sono tante altre che ne traggono giovamento”, dice la mamma Michelle.

FENOMENO INATTESO STA ACCADENDO IN ITALIA. AVANZA MESE DOPO MESE, COSA RISCHIAMO?

Arrivano dal Centro Nazionale delle Ricerche i dati impressionanti, che prevedono un aumento delle temperature superficiali nel corso di questo secolo. A quanto ipotizzato si potrebbe avere una desertificazione di quasi un quinto del territorio nazionale. A parlarne è…

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Mauro Centritto, direttore dell’istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del CNR: “ il rischio di desertificazione in Italia è molto alto. Specie nel sud.  Il 21% del territorio nazionale è in pericolo. I numeri salgono al 41% al sud: in Sicilia le…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Aree affette “]

aree affette sono addirittura il 70%, in Puglia il 57% e in Molise il 58%.” Nel mondo già due miliardi di persone vivono in aree siccitose e questo acuirà i fenomeni migratori. “ad essere colpiti dalla siccità sono i paesi del bacino Mediterraneo, tra i più fragili dal punto di…

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vista ambientale e antropico. Molte persone che arrivano da noi non fuggono dalla guerra, ma da aree rese invivibili dalla desertificazione. Il loro numero è destinato a crescere esponenzialmente nel prossimo futuro”. Conclude il direttore.

Questa giovane donna è morta perché ha pubblicato un selfie nel posto sbagliato al momento sbagliato. Orribile.

Lei si chiamava Courtney Ann Sanford, ragazza di 32 anni della Carolina del Nord (Stati Uniti). Stava in macchina, in un giorno come tanti altri, e a un certo punto ha sentito una…

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canzone che le piaceva, “Happy” di Pharrell Williams. Così, ha deciso di scattarsi un selfie e postare quel momento sui social. Alle 8:33  ha scritto e pubblicato:

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“The happy song makes me HAPPY!” (La canzone Happy mi rende felice”, giocando appunto sul significato della parola “happy”, che corrisponde appunto a “felice”). 

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3 minuti dopo, però, la ragazza distratta dal suo telefono ha perso il controllo della sua auto, è andata a sbattere e ha perso la vita.

Una bambina di 2 anni rischia la vista a causa di un incidente domestico

Un errore che poteva costare ancora più caro. La mamma di Libbie Patterson, una bambina di 16 mesi, aveva lasciato sul tavolo la sua tazza di the bollente. Emma, questo il nome della madre, si è allontanata un attimo, senza rendersi conto che la piccola fosse…

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troppo vicina a quella tazza. Così, sentendo le urla, è tornata di corsa indietro e ha visto che Libbie si era rovesciata addosso l’acqua bollente, soprattutto sul viso. La mamma l’ha avvolta subito in un asciugamano bagnato e l’ha portata di corsa al Birmingham Children’s Hospital: 

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“Mi hanno detto che avrà delle cicatrici sulle spalle, ma fortunatamente non sul volto. La bevanda avrebbe anche potuto accecarla o lasciarle dei segni sul viso. Ora Libbie è tornata se stessa, la sua pelle ha bisogno di guarire ancora un altro po’. Se non avessi fatto quella tazza di thè questo non sarebbe successo, è incredibile come fare una tazza di tè possa…

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Monito “]

avere drammatiche conseguenze. Voglio rendere consapevoli i genitori di come le cose possano cambiare velocemente. Noi non avevano un cancello per la cucina, ora l’abbiamo. Ho imparato la lezione. I genitori devono fare attenzione a dove si trovino i bambini quando preparano bevande calde. Ora io sono terrorizzata, ho versato acqua da un bollitore ed è tutto ciò a cui riesco a pensare”.