Si sveglia con il torcicollo, succede l’assurdo: “Rovinata per vita…” – FOTO

La vita di Helen Fincham, una ragazza gallese di 21 anni residente a Bridgend, è cambiata in un attimo. Ora si trova dentro un letto di ospedale, immobile. Ed è proprio lei a raccontare a Metro.co.uk la sua storia: “Era una mattina come tutte le altre…

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[nextpage title=”“Una mattina…””]
mi ero alzata ed ero andata a fare colazione in cucina con i miei genitori. Poi ho iniziato ad avvertire un forte torcicollo, ma pensavo semplicemente di aver dormito male. Poi, all’improvviso ho pensato di avere un infarto: prima non sentivo più le gambe, poi le braccia e le spalle”…

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[nextpage title=”La mielite traversa”]

Helen insomma si ritrova paralizzata e non sa ancora quando tornare a camminare. Questo a causa della mielite traversa, una malattia neurologica molto rara che colpisce il midollo spinale e le fibre nervose…

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[nextpage title=”La speranza”]

Dopo mesi di riabilitazione, le probabilità di tornare a farcela però sono buone: “Io resto ottimista, come lo sono anche i medici. Ho capito però che la vita è una sola e va goduta al massimo, in ogni istante”.

“Ero nervoso, ho ucciso il tuo bimbo”. La mamma: “Ti aiuto a nasconderlo”. Ecco come è finita…

È una storia atroce che ha destato grande scalpore nel 2011, quando Katia Reginella e Denny Pruscino vennero accusati di aver ucciso il figlio di lei di soli due mesi, Jason. Dopo mille cambi di versione, alla fine si giunse alla conclusione che l’omicida fosse il compagno della donna, che poi lo…

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[nextpage title=”L’omicidio”]
aiutò a disfarsi del corpo (pare ancora vivo) gettandolo in un cassonetto della spazzatura vicino la loro casa di Piane di Morro, ad Ascoli Piceno. Alla base dell’assassinio un “attimo di nervosismo” dell’uomo. Alla fine a lui è stato dato l’ergastolo, a lei 18 anni di reclusione. Ma in questi anni di processo i loro avvocati le hanno provate di ogni tipo per cercare di attenuare la pena, come spiega l’avvocato Di Nanna, quello della donna:

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[nextpage title=”Gli avvocati”]
Purtroppo tutto nasce dal famoso interrogatorio del 21 novembre del 2011, quando cinque volte i pm le chiesero se il piccolo era ancora vivo quando lo misero nella busta di plastica e lei rispose sempre che «era già morto». Alla sesta volta disse che era vivo, ma è evidente che questa risposta è stata ottenuta attraverso suggestioni, visti per altro i problemi di salute mentale certificati da un perito”. Il legale dell’uomo, invece, ha puntato sul fatto che non esistevano legami di parentela tra l’uomo e il bambino per tentare di attenuare (invano) la pena.

Purtroppo dobbiamo darvi una notizie terribile, è appena morto Umberto…

Un incidente terribile intorno alle 2.30 di notte ha spezzato la vita di 18 anni di Umberto Mirarchi, figlio del vice-sindaco di Albanella, comune in provincia di Salerno. Il ragazzo era a bordo della sua Lancia Y sulla statale 18, quando…

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[nextpage title=”Incidente”]
è uscito di strada cappottandosi con la sua vettura. Le cause della perdita di controllo sono ancora da accertare, ma il volo terminato sul canale di irrigazione adiacente purtroppo gli ha tolto la vita. Inutile la corsa sul posto dei vigili del fuoco, perché…

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[nextpage title=”La famiglia”]

quando è stato estratto il corpo dal veicolo era già senza vita. La famiglia è chiaramente sotto choc, i primi ad arrivare sul posto sono stati la madre Lina e le sus due sorelle, che hanno avvertito immediatamente il padre, a Roma per gestire la sua attività.

Torino, diventa disabile a 11 anni per le botte prese. Ecco chi è stato

Leggete cosa è successo a Torino, dove un bambino di appena 11 anni è stato dichiarato disabile per via di atti di bullismo ricevuti dai compagni di scuola. Il racconto dei genitori è raccapricciante: “Era gennaio quando nostro figlio, che già da qualche giorno aveva manifestato un profondo malessere per le continue angherie subite da due compagni di classe, perdeva i sensi e si accasciava al suolo dinanzi ai nostri occhi stupiti”.

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[nextpage title=”Il malessere”]
Ecco come veniva descritto il suo malessere: “Prima sviene, poi neanche il tempo di destarlo che il piccolo inizia a tremare con scatti improvvisi e violenti, ad agitare le mani verso l’alto, quasi a proteggersi il volto, e poi a dimenarsi sul pavimento, senza urlare, ma biascicando mugugni monotoni e incomprensibili. Nei suoi momenti di crisi o di incubi, immagina di aver di fronte i suoi aggressori, pensa di lottare per liberarsi da chi gli sta usando violenza. La nostra vita precipita nel baratro di una sorda disperazione. Anche quando viene dimesso, gli specialisti non possono che confermare l’ipotesi di uno o più eventi traumatici, violenti e scioccanti al punto da alterare drasticamente il suo equilibrio psicofisico, da ricollegare senza dubbio all’ambiente scolastico”.

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[nextpage title=”L’avvocato”]
Ecco le dichiarazioni dell’avvocato Maria Giovanna Musone: “Assisto la famiglia in questo difficile cammino e cerco di spiegare ai genitori che il nostro codice tiene conto dell’età degli indagati. Tuttavia la giurisprudenza dice anche che non si devono ridurre le garanzie a tutela della vittima, e che si possono applicare misure di sicurezza. Resto fiduciosa nell’operato della Procura. Ma non si può lasciare passare il concetto di impunibilità: sarebbe distruttivo per chi ha subito la violenza e non gioverebbe neppure ai minori coinvolti. Lasciare impuniti ragazzi socialmente pericolosi rappresenta un pericolo per la collettività”.

Peccato che la procura abbia già chiesto l’archiviazione del caso, dal momento che i due bambini ad aver generato il tutto hanno un’età minore di 14 anni…

L’infermiera di Saronno all’amante: “Se vuoi uccido anche i bambini….”

Le intercettazioni ambientali rendono ancora più inquietante la vicenda dell’infermiera e del medico dell’ospedale di Saronno, arrestati con l’accusa di omicidio volontario per la morte sospetta di cinque persone tra il 2013 e il 2016…

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[nextpage title=”L’ipotesi di omicidio del marito”]

L’indagine ha portato alla luce un retroscena spaventoso: Laura Tarloni, l’infermiera, avrebbe ucciso il marito con una dose eccessiva di farmaci. Il tutto con la complicità del viceprimario nonché amante, Leonardo Cazzaniga. Ma non finisce qui: “Se vuoi uccido anche i bambini”, esclama la donna ricevendo però il rifiuto del medico…

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[nextpage title=”Le intercettazioni”]

“Non sai quanto le nostre menti omicide messe insieme siano così geniali”, dichiara la donna in un’altra intercettazione. “A tua nonna e a tua zia non è semplice… A meno che non gli fai tagliare i fili dei freni a tua zia… Gli tiri l’olio dei freni. Poi c’è tua zia Gabriella… Non sei abbastanza grande per poter… Non sei abbastanza grande!”, ha invece dichiarato rivolgendosi al figlio di 11 anni. “E poi cosa avresti fatto? Le avresti fatte sparire così? Non è così semplice, sono grosse! L’umido da noi passa solo una volta a settimana (…) non abbiamo più neanche i maiali”…

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[nextpage title=”Altre dichiarazioni inquietanti”]

E ancora: “Ma poi la nonna Maria la facciamo fuori… Ma non hai capito. La Nene la possiamo far fuori quando vogliamo e anche la zia Adriana”. Dal canto suo Cazzaniga dimostra una certa serenità: “Secondo te potrei essere accusato di omicidio volontario? (…) se si documenta che ho praticato l’eutanasia…io non sono neanche l’unico”.

Il desiderio per Natale di questa bimba: “Vorrei sentirmi meglio e andare a casa per la prima volta”

Il desiderio di Bella-Rose Leache, una bambina inglese di Hemel Hempstead, sembra semplice: stare a casa per Natale. Ma è il motivo del suo desiderio che commuove tutti: ha passato le ultime due festività natalizie in ospedale, a causa di un cancro al sangue: “Non voglio più prendere altri disgustosi medicinali, desidero stare a casa quando arriverà Babbo Natale”, racconta la bimba di 5 anni…

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[nextpage title=”“Forse Babbo Natale…”]

“Ho visto la mamma piangere per me perché sto soffrendo. Spero di stare meglio in modo da poter diventare una principessa con i capelli lunghi. Forse Babbo Natale mi aiuterà a guarire”, è il suo sogno. Bella-Rose ha subito diverse operazioni, la chemioterapia e un trapianto di midollo osseo per combattere la leucemia linfoblastica acuta che l’ha colpita…

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[nextpage title=”L’associazione che la sostiene”]

È sostenuta nelle sue cure dall’associazione “Children With Cancer”, fondata nel 1988 da Eddie O’Gorman, un signore che ha perso per tumore i suoi figli, Paul di 14 anni e Jean di 29: “Tutti i nove bambini che erano in cura con il mio Paul sono morti. Gli ho promesso che avrei cambiato la situazione”…

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[nextpage title=”L’obiettivo per il 2020″]

Ogni anno quest’associazione investe 5 milioni di sterline nella ricerca di un medicinale efficace entro il 2020, oltre a fornire alloggio per i genitori dei bimbi malati che si trovano presso il Great Ormond Street Hospital.

“Un ragno marrone è caduto dal soffitto sulla mano di mia figlia. Ora abbiamo paura”

Abbie Kinnaird è una bambina di otto anni che vive a Colchester, nell’Essex (Inghilterra). Ora però ha paura a tornare in casa, dopo che un ragno l’ha morsa costringendola al ricovero in ospedale…

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[nextpage title=”Ricoverata”]
L’insetto è caduto dal soffitto del bagno, mordendole la mano. La piccola è rimasta per quattro giorni in osservazione: “Abbie è stata molto coraggiosa nell’attraversare tutto questo, ma è terrorizzata all’idea di tornare nell’appartamento. Scuote la testa e piange”. Il controllo svolto in casa dagli operatori ha avanzato l’ipotesi che ci possano essere altri insetti..

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[nextpage title=”Pericolo altri insetti”]

“Hanno detto che potrebbero essere nascosti in giocattoli e abbigliamento e c’era il rischio che alcuni ragni sarebbero rimasti vivi per diverse settimane fino a quando non fossero entrati in contatto con il pesticida”…

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[nextpage title=”L’infezione”]

Abbey ha riportato una macchia sulla mano, che presto si è infiammata. La cura di antibiotici non ha funzionato e le irritazioni si sono spostate sul braccio: “Ci è stato detto che avrebbe avuto bisogno di un innesto di pelle ed entro un paio d’ore è stata mandata in sala operatoria”, ha raccontato la madre.

Emma, la donna italiana che ha visto tre secoli diversi: “Ho seppellito 9 papi. Ecco cosa mangio”

Sapete dove vive la donna più anziana del mondo? In Italia. Si chiama Emma Morano, abita a Verbania ed è nata il 29 novembre 1899 a Civiasco (provincia di Vercelli). Ha festeggiato quindi 117 anni ed è l’unica che può dire di aver vissuto tre secoli diversi…

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[nextpage title=”La visita del sindaco”]

A visitarla nel giorno del suo compleanno, oltre i parenti, anche il sindaco e una troupe televisiva arrivata apposta per lei dalla Germania. Emma spiega così la sua ricetta di lunga vita…

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[nextpage title=”L’esilir di lunga vita”]

“Colazione con un uovo e fette biscottate, pastina con un etto di carne cruda macinata e un vasetto di frutta a pranzo, poi una merendina con un uovo e qualche biscotto e infine la cena alle 18h con la pastina e una banana liofilizzata a mezzanotte”…

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[nextpage title=”Lo spettacolo teatrale”]

Il Teatro “Il Maggiore” le ha dedicato lo spettacolo “1899, correva l’anno”. Nell’arco della sua lunga esistenza, Emma ha visto addirittura tre Re d’Italia, tutti i presidenti della Repubblica e undici pontefici.

Violenta più volte la sua DONNA INCINTA e la costringe ad accoppiarsi col suo cane! Poi filma tutto!

Ad Hartlepool, in Inghilterra, vive Samantah Miller, una donna inglese 35enne che nel giorno della violenza sulle donne ha raccontato ciò che ha dovuto subire nella sua vita. Lei è stata costretta a…

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[nextpage title=”Il cane”]
fare sesso con il suo Rottweiler, con un uomo che riprendeva per poi mettere i video online. Tutto è stato continuato anche quando la donna era in gravidanza, tanto che la bambina è nato con dei seri danni cerebrali. Il sadico…

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[nextpage title=”Condanna”]
è stato poi condannato a 17 anni e mezzo di reclusione per aver commesso ben 27 crimini a sfondo sessuale, maltrattamento degli animali e possesso di materiale pedo-pornografico.

Noemi e la nonna portate via da un notte terribile. Un altro lutto aveva sconvolto la famiglia

Ci sono dei momenti in cui va tutto storto, in cui sembra che l’universo si sia messo d’accordo per accanirsi su una determinata persona o una determinata famiglia. È sicuramente,…

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[nextpage title=”Area di servizio”]
purtroppo, il caso della famiglia di Noemi Avicolli, 19enne che ha perso la vita nella nebbia all’uscita dall’area di servizio di Lucignano, dove un tir l’ha travolta mentre era in macchina con papà Giovanni (che ne è uscito gravemente ferito) e…

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[nextpage title=”L’impatto”]
la nonna Lucia Puetrangelo, morta anche lei nell’impatto. Una serie incredibile di tragedie che vanno a sommarsi a quella che la stessa famiglia era stata costretta a vivere due anni fa, con la scomparsa della mamma di Noemi per una grave malattia.