Autore: Marco

Stuart McColl ha trovato questa lettera struggente, attaccata a un palloncino, mentre stava portando a spasso i cani vicino alla sua abitazione in Scozia. Ecco il testo della lettera…

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[nextpage title=”La lettera ritrovata”]
“Ciao papa! Ti scrivo questa lettera per dirti qualche novità e che mi manchi! Sono sicuro che sai che vivo in una famiglia affidataria perché la mamma è malata, e il mio orecchio è infiammato…

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[nextpage title=”“So che sei in Paradiso”]

Mi manca molto la scuola e anche tu. So che sei in Paradiso, ma stai bene? Prima di lasciarti: ecco il mio sogno e la mia lista desideri per Natale. Il mio sogno è che tu, papà, metta una lettera scritta da te sotto il mio cuscino…

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[nextpage title=”“Non pensavo ad altro”]

La mia lista: scarpe nuove, una porta da calcio con rimbalzo, la maglietta del Real Madrid e un cubo di Rubik. Ciao, papà ti voglio bene”. “Ho quasi pianto. Mi ha commosso molto. Ho portato la lista a casa e non riuscivo a pensare ad altro”, ha commentato Stuart pubblicando la lettera su Facebook.

Era figlio della 36enne Annalisa Antonini, il piccolo Tommaso Candiotto, morto nel tragico incidente avvenuto domenica sull’autostrada A13 all’altezza del casello di Terme Euganee. Non si tratta del primo lutto con il quale si trova a fare i conti la donna, visto che il il fratello 17enne d Tommaso, Ivan, a bordo…

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[nextpage title=”Altro lutto”]

della sua moto venne travolto dal centauro Michele De Lazzari: nell’impatto violentissimo morirono entrambi praticamente sul colpo. Ora il lutto di Tommaso, che non indossava la cintura di sicurezza. Cordoglio e costernazione nella scuola elementare frequentata da Tommaso Candiotto. Un bidello ha detto così: “Abbiamo accolto la…

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[nextpage title=”I commenti”]

notizia nel modo che si può immaginare, siamo costernati”. Il dirigente scolastico ha poi spiegato l’iniziativa che intende prendere la scuola: “L’intenzione è quella di far compiere ai compagni di classe un percorso di riflessione attraverso il nostro psicologo. Proporrò questa iniziativa alle maestre, poi decideranno loro cosa è meglio fare”.

Lo ha visto disteso sul divano, pensava stesse dormendo. Poi però quando è tornata a casa dopo aver accompagnato i figli a scuola, lo ha trovato nella stessa identica posizione e ha capito che qualcosa non andava. Suo marito, Massimo Filippini, 41enne dirigente della Pro Calcio Ascoli, era morto su quel divano e lascia così la moglie e i tre figli Davide e Simone, entrambi calciatori delle Giovanili e la piccola Carlotta.

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[nextpage title=”Ascoli”]
Il messaggio di cordoglio dall’Ascoli Picchio: “Il Patron Francesco Bellini e la Signora Marisa, l’Amministratore Unico Cardinaletti, i soci, il Responsabile tecnico del Settore Giovanile Di Mascio, i dipendenti e tutti gli atleti dalla prima squadra alle giovanili esprimono profondo cordoglio al calciatore dell’Under 15 Simone Filippini per la prematura e improvvisa scomparsa del caro papà”.

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[nextpage title=”Monticelli”]

Quello del Monticelli, dove giocava l’altro figlio dell’uomo: “Il Presidente Piero Palatroni, il Direttore Generale Francesco Castelli, il Responsabile del Settore Giovanile Mauro Iachini, mister Flavio Cao, la dirigenza tutta e i tesserati dell’Asd Monticelli si stringono intorno a Davide Filippini, calciatore degli Allievi Regionali, e alla sua famiglia per la prematura scomparsa del padre”.

“Quello che lascia sgomenti è l’assenza di movente. È stata una ragazzata evidentemente sfuggita di mano e finita nella maniera più drammatica”. Così, gli inquirenti, descrivono ciò che hanno fatto tre ragazzi siciliani a Giuseppe Scarso, un…

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[nextpage title=”Arso vivo”]
signore di 80 anni, morto dopo due mesi e mezzo di agonia a seguito delle molestie ricevute. I tre si erano introdotti in casa del signore e per ben tre volte hanno tentato di dargli fuoco. Al terzo tentativo ci sono riusciti e questo ha portato alla sua morte. Un 18enne di…

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[nextpage title=”Accusa”]

Siracusa è accusato di omicidio. Un secondo è al momento irreperibile, mentre il terzo giovane invece è al momento solo indagato. L’accusa nei loro confronti è aggravata dai futili motivi e dalla reiterazione delle vessazioni

Kia Lettice era una giovane ragazza australiana di 22 anni che stava lottando da tempo contro un cancro all’intestino. Purtroppo, nonostante la chemioterapia, il tumore le lasciava ormai pochissime ore da vivere. Ecco allora che una delle sue migliori amiche, Mahalia Murphy, decide di pubblicare questo messaggio su Facebook…

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[nextpage title=”L’appello su Fb”]
“APPELLO URGENTE!!! Potete aiutarmi a sollevare il morale della mia amica? Al momento si trova all’Ospedale Prince of Wales e le rimangono circa 40 ore di vita, ha un cancro terminale. Vorrebbe che Greg Inglis o Beau Ryan le facessero visita. Se qualcuno potesse fare girare il messaggio e mettersi in contatto con loro al posto mio, sarebbe perfetto”. Inglis e Ryan sono due volti noti del mondo del rugby, sport di cui Kia era tifosissima…

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[nextpage title=”La sorpresa di uno dei suoi beniamini”]
Il messaggio inizia a essere condiviso a profusione, tanto da arrivare a Beau Ryan: l’attuale commentatore tv le risponde che sarà all’ospedale entro un paio d’ore. Una sorpresa incredibile per Kia, che torna a sorridere nonostante le restasse poco da vivere…

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[nextpage title=”Le ultime ore felici”]
La foto pubblicata su Facebook ha ricevuto più di diecimila like in pochissimo tempo. Kia supera quindi le ore e il giorno successivo. La giovane è morta poi l’11 dicembre, lasciando nei suoi cari il ricordo indelebile di quel sorriso.

Si voleva divertire impennando con il suo scooter, ma la sua imperizia lo ha portato a investire una ragazzina di undici anni ferendola gravemente. Non contento, il ragazzo protagonista di questa vicenda a Secondigliano ha ben visto di scappare, senza…

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[nextpage title=”500 euro”]
nemmeno controllare quale fosse la situazione. Così, durante la trasmissione radiofonica “Radiazza” condotta da Simioli e Borrelli è stato lanciato un appello con 500 euro in palio per chi aiuterà a trovare il pirata della strada. Tutto era stato preceduto da un post su Facebook:

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[nextpage title=”L’appello”]

“Lanceremo un appello a tutti quelli che hanno visto l’incidente di domenica sera al corso Secondigliano, dove un incosciente, mentre impennava con lo scooter, ha ferito una bambina ed è scappato via, senza neanche fermarsi a vedere quel che aveva combinato. Quel che è accaduto è gravissimo ed è assurdo che il colpevole non sia stato ancora identificato. Ci auguriamo che la taglia possa spingere qualcuno a dare notizie utili”.