Autore: Marco

I fatti di cronaca che arrivano da Vasto hanno colpito tutta Italia. Fabio Di Lello ha infatti vendicato la morte di Roberta, la moglie 34enne, uccidendo Italo D’Elisa, il 22enne che investendola l’aveva uccisa la scorsa estate… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

[nextpage title=”Il legale”]

A parlare oggi è il legale di Di Lello: “Italo D’Elisa, dopo aver ucciso Roberta, nell’incidente, non ha mai chiesto scusa, non ha mostrato segni di pentimento. Anzi, era strafottente con la moto. Dava fastidio al marito di Roberta. Quando lo incontrava, accelerava sotto i suoi occhi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

[nextpage title=”“Fabio era depresso”]

D’Elisa tre mesi dopo l’incidente aveva ottenuto il permesso per poter tornare a guidare la moto, perché gli serviva per andare a lavorare. Fabio era sotto shock, era depresso per la perdita della moglie, andava molto spesso al cimitero… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE

[nextpage title=”“Non pensavo meditasse vendetta”]

pensava giustizia non fosse stata fatta, ma incontrandolo non ho mai avuto l’impressione che stesse ipotizzando una vendetta. Sono rimasto sbalordito quando ho saputo. Lui non aveva dimestichezza con le armi”, spiega l’avvocato.

Una leucemia fulminante ha spento la vita di questa bambina di appena 13 mesi di Pordenone. Chiara Carvone, questo il nome della piccola, purtroppo non ce l’ha fatta, nonostante i suoi genitori Gianluca e Laura abbiano provato fino all’ultimo…

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[nextpage title=”Ultimo tentativo”]

secondo il possibile. Il 28 dicembre aveva compiuto un anno e due giorni prima si era sottoposta a un ultimo disperato intervento. Le condizioni di salute però sono precipitate nel corso degli ultimi giorni fino al tragico epilogo. Il papà ha commentato così:

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[nextpage title=”Il papà”]

“Era una bambina solare, sempre col sorriso, benvoluta da chiunque. Tutti ci sono stati molto vicini, anche se pochi sapevano com’era Chiara, in quanto hanno potuto vederla soltanto in poche occasioni”.

Quando aveva sentito la diagnosi dei medici, non si è voluto arrendere. Gli avevano dato 8 mesi di vita, per via della grave forma di cancro che gli era stata scoperta. Lu, Sean Walsh, giovane musicista di Liverpool, non si è mai arreso, ha portato avanti la sua battaglia, sottoponendosi a estenuanti sessioni di chemioterapia. La prima volta che…

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[nextpage title=”Terzo stadio”]

ha scoperto il male è stato tre anni fa, un Linfoma di Hodgkin al 2° stadio, che già all’epoca era riuscito a scongiurare con la chemio. Ora si è ripresentato, ancora più aggressivo, tanto da aver raggiunto il terzo stadio. Alla chemio ha deciso di aggiungere una nuova terapia “alternativa” presso un…

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[nextpage title=”Alternativa”]

centro specialistico messicano, basata su una dieta priva di sodio e ricca di frutta e verdura, per “riversare vitamine e minerali nell’organismo”. I risultati sembrano arrivare, ma la terapia è molto costosa così ha aperto un fondo di donazioni che ha già raccolto 7mila euro. E la battaglia continua.

Lo scorso luglio, un bambino di 18 mesi di nome Harry Studley fu ricoverato a Bristol dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile sparato da un’arma ad aria compressa. Oggi si apprende che il piccolo ce la farà, ma la cosa sconcertante è il motivo del ferimento… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
[nextpage title=”La richiesta choc”]

La madre Amy Allen e il fratellino Riley di 2 anni si erano recati nella casa di Jordan Walters ed Emma Horseman. Il bambino si era messo a piagnucolare, così Emma aveva chiesto al marito di intimorirlo un po’ con il fucile ad aria compressa che stava pulendo in quel momento. Improvvisamente però dal fucile è partito un colpo, che ha ferito Harry… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”Il proiettile e i soccorsi”]

I soccorsi tempestivi hanno fatto sì che il piccolo riuscisse a sopravvivere, ma i danni rischiano di rimanere in maniera permanente. L’uomo è stato condannato, ma anche la compagna è attualmente sotto processo: “Le circostanze di questo caso sono semplici e sconvolgenti”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”Il processo”]

ha sottolineato il procuratore Andrew Macfarlane. Riguardo alle condizioni del bambino, ha spiegato: “Il principale problema in corso sono le convulsioni post-traumatiche che il bimbo sta avendo più volte al giorno”.

Dieci anni fa, Sophie aveva perso la mamma per una fibrosi cistica. In questi giorni, ha deciso di farla finita. A scuola era stata vittima di episodi di bullismo e ultimamente era seguita dai servizi di igiene mentale per l’infanzia e l’adolescenza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA FOTO”
[nextpage title=”L’overdose”]

frequentava sedute con lo psicologo e le erano stati prescritti anche farmaci antidepressivi. Tre mesi fa, dopo aver concluso la storia con il suo ultimo fidanzato, era stata ricoverata per un’overdose di droga… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA FOTO”
[nextpage title=”Le allusioni al suicidio”]

Negli ultimi tempi aveva fatto allusioni alla voglia di farla finita, ma chi le stava intorno pensava fosse solo un modo per richiamare l’attenzione su di lei… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA FOTO”
[nextpage title=”“Non era contenta della sua vita”]

Gli specialisti che la seguivano avevano invece sottolineato come, negli ultimi giorni, era sembrata più serena: “Chiaramente non era contenta della sua vita”, dichiara il medico legale Sheriff Payne.

Elena Desserich aveva un sogno: diventare una maestra. Purtroppo a soli sei anni la sua vita è cambiata: un tumore al cervello incurabile le lasciava solamente tre mesi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA FOTO”
[nextpage title=”I genitori le tenevano nascosta la malattia”]

I genitori le hanno tenuto nascosto il suo destino per proteggerla, mentre le condizioni della loro piccola peggioravano sempre di più. La coppia non sapeva però che Elena aveva iniziato a nascondere dei messaggi per casa: tra i piatti, nei cassetti, nei libri… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA FOTO”
[nextpage title=”Ma su quei fogli…”]

Su questi fogli diceva alla sua famiglia di amarla e chiedeva  scusa al papà per essersi ammalata. Insomma, Elena aveva capito tutto. La piccola è morta nel 2007, ma i suoi messaggi sono diventati oggi un libro in cui si racconta la sua storia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA FOTO”
[nextpage title=”Il libro benefico”]

“Notes Left Behind” è il titolo di questa pubblicazione i cui ricavi sono destinati ai gruppi di supporto per i malati di cancro. Ecco il video promozionale del libro: