Autore: Marco

È ancora panico per Parigi. Un uomo ha provato a travolgere delle persone radunate davanti ad una moschea di Creteil. Con un fuoristrada l’individuo avrebbe cercato di investire quanta più gente possibile. Alcuni dei testimoni affermano che l’uomo urlava di voler vendicare la strage del Bataclan. Fortunatamente non è…

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riuscito a ferire nessuno, andato con la vettura contro un muretto. L’attentatore stando alle indagini sarebbe di origine armena, una volta rintracciato è stato poi fermato in casa sua dagli agenti ai quali non ha opposto alcuna resistenza. Questo il comunicato diffuso dalla polizia: “Questo giovedì alle ore 18:30 un individuo a bordo di un veicolo 4×4 ha urtato un muretto piazzato a protezione della moschea di

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Creteil in via Jean Garbin. Gli ostacoli architettonici ivi presenti hanno impedito a questo individuo di perseguire il proprio intento. Nessuno dei fedeli che frequentano abitualmente la moschea è rimasto ferito. L’autore è già stato individuato ed interrogato in casa sua. Michel Delpuech, Prefetto di Parigi, condanna duramente l’accaduto e promette che l’uomo autore del gesto verrà perseguito riconoscendone le responsabilità penali”.

Una gravissima tragedia sconvolge il comando della polizia locale di San Donato Milanese, posto nel palazzo del comune di via Cesare Battisti. Un vigile, 52enne, Massimo schipa, è entrato nella stanza di un suo superiore, Massimo Iussa, 49enne, vicecomandante. Il vigile una volta trovatosi davanti al sul superiore gli ha sparato senza indugiare, puntando al petto. Successivamente ha rivolto l’arma contro se…

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stesso togliendosi la vita. I due versavano in condizioni disperate, quando sono giunti sul posto i soccorsi. A nulla sono serviti i primi interventi del personale medico, entrambi sono morti poco dopo essere giunti in ospedale. Sono partite immediatamente le indagini, atte a capire il motivo scatenate della lite tra i due vigili, dalla quale è poi scaturita la sanguinosa vendetta. Sul luogo della tragedia è presente anche  l’ex assessore…

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comunale alle pari opportunità della giunta Mario Dompè, Ilaria Amè, amica di Massimo Iussa. “Max è sempre stato uno forte, generoso con tutti. Non è giusto”, rivela la donna. “Massimo non era persona d’attriti, era una persona molto retta e corretta. È sempre stato leale. Un gran lavoratore, noi volevamo farlo comandante. Per noi era il comandante perfetto”, conclude l’ex assessore comunale.

Altro suicidio nella polizia penitenziaria, dopo il tragico omicidio-suicidio di Giovanni Petrasso. Quest’ultimo, 53enne, aveva puntato la pistola contro la moglie, Maria Grazia Russo, 48 anni, uccidendola, per poi rivolgere l’arma contro se stesso ponendo fine anche alla sua vita. oggi il corpo della polizia penitenziaria è sconvolto da un nuovo suicidio. A parlarne è Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato autonomo che tutela i diritti dei secondini. “Un altro poliziotto penitenziario si è suicidato oggi. Si tratta di un assistente capo di 45 anni in servizio alla casa circondariale di Opera e impiegato al Nucleo traduzioni e piantonamenti di Milano”, ha spiegato, aggiungendo che:  “si è tolto la vita poco fa a Milano con l’arma di ordinanza. L’uomo, originario di Calimera, più di vent’anni di…

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servizio nella polizia penitenziaria, divorziato, persona seria e apparentemente tranquilla, è stato trovato nel primo pomeriggio di oggi nel garage di casa”. Il leader del Sappe tre poi le sue conclusioni: “Due casi di suicidio, uno pure aggravato da un omicidio, sono sconvolgenti. Tragedie che, ogni volta che si ripetono, determinano in tutti noi grande dolore e angoscia. E ogni volta la domanda che ci poniamo è sempre la stessa: si poteva fare qualcosa per impedire queste morti? Si poteva intercettare il disagio che caratterizzava questi uomini e, quindi, intervenire per tempo?”. “Allo stato non è possibile dire quali siano state le ragioni che hanno portato l’uomo a questo tragico gesto, e quindi non sappiamo se possano eventualmente esseri anche ragioni professionali” – sottolinea Capece nella…

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lunga nota – “Certo è che è luogo comune pensare che lo stress lavorativo sia appannaggio solamente delle persone fragili e indifese mentre il fenomeno, colpisce inevitabilmente anche quelle categorie di lavoratori che almeno nell’immaginario collettivo ne sarebbero esenti, ci riferiamo in modo particolare alle cosiddette “professioni di aiuto”, dove gli operatori sono costantemente esposti a situazioni di stress alle quali ognuno di loro reagisce in base al ruolo ricoperto e alle specificità del gruppo di appartenenza”. Il sindacalista conclude spiegando che: “L’amministrazione penitenziaria non può continuare a tergiversare su questa drammatica realtà. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del personale di polizia penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare un’apposita direzione medica della polizia penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti”.

No alla revoca alla condanna di Alberto Stasi. La prima sezione penale della Cassazione ha respinto – dichiarandolo inammissibile – il ricorso presentato dai legali del fidanzato di Chiara Poggi: per l’omicidio della ragazza di Garlasco… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
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rimane quindi la condanna a 16 anni di reclusione. I difensori di Stasi hanno accolto in maniera aspra la sentenza: “Siamo convinti dell’innocenza di Alberto: sia la Corte d’assise d’appello, nel processo bis, sia la Cassazione… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”La replica dei legali”]

hanno violato i principi fissati dalla Corte europea dei Diritti Umani in tema di difesa. Nel ricorso in Cassazione abbiamo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”In carcere”]

rilevato errori di fatto relativi all’assunzione di prove dichiarative”, le parole dell’avvocato Angelo Giarda. L’ex studente della Bocconi rimane così nel carcere di Bollate.

Incredibile storia di tradimento extraconiugale, quella che vede coinvolto un uomo inglese. Lui, infatti, ha tradito la moglie in uno dei modi più assurdi, cioè mantenendo dei rapporti sessuali con la sorella minore della donna che aveva sposato e con la quale ha messo al mondo una bambina che adesso ha 6 anni. E che a quanto pare avrà presto un fratellastro o sorellastra, che però nascerà dalla zia… Ecco le sue dichiarazioni al Sun, inviate con una lettera:

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[nextpage title=”Il racconto”]

“Non provo quasi più niente per mia moglie. Così ho cominciato una relazione con sua sorella. Ora però lei è rimasta incinta e io sono in preda al panico. Ho 33 anni e mia moglie 32. E’ sempre impegnata, mentre sua sorella è piena di vita… La relazione con lei va alla grande. Io cerco come posso di dare una mano in casa e con la bambina, ma non è mai abbastanza. Qualunque cosa faccia, deve tornarci su lei per ‘mettere le cose a posto’. La nostra vita sessuale è andata gradualmente scemando. Non credo che lei abbia mai tenuto più di tanto al sesso. Sua sorella è di sei anni più giovane e…

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[nextpage title=”“L’idraulico””]

la parola migliore che io possa trovare per descriverla è ‘dinamica’. Sprizza vitalità da tutti i pori ed è sempre divertente. La storia con lei è capitata per caso, senza che io la cercassi. Un giorno mi ha chiesto di sistemarle un rubinetto che perdeva, visto che io con queste cose sono bravo, e siamo finiti a letto… Da quella volta non abbiamo più smesso. Anche lei ha un compagno, ma la loro relazione è ‘travagliata’. Ora però non so cosa fare. Sento di amarla, ma come posso abbandonare mia moglie e mia figlia? Mi sento stretto tra due fuochi”.

In mare, a Terracina (Latina), c’erano tre bambini in difficoltà per via della risacca e della corrente non riuscissero più a tornare a riva, così un…

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[nextpage title=”Salvataggio”]

uomo di 73 anni accortosi della scena non ci ha pensato su due volte e si è buttato in acqua per salvarli. Ci è riuscito, grazie anche all’aiuto di altri due adulti presenti, ma una volta riportato in salvo i piccoli ha avuto un mancamento. Purtroppo si…

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[nextpage title=”Risacca”]

è rivelato fatale, perché la corrente era veramente molto forte, tanto da mettere in difficoltà tutti e tre gli adulti che si sono gettati in acqua. E lui, il più anziano, è morto annegato, dando la sua vita per quella dei tre bambini.