Avviso della polizia: “Attenti alla truffa della notifica a nome di Facebook, fate circolare l’avviso”

Non c’è pace per i poveri internauti. La Polizia di Stato informa gli utenti del web circa una modalità di truffa che sta interessando la rete, la quale sta attualmente rubando migliaia di account Facebook dalle mani dei proprietari per poi inondarli di contenuti porno e pubblicitari a nome degli utenti derubati. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come si articola la truffa[nextpage title=”Ecco come funziona la truffa”]
In sostanza, si riceve una notifica a nome di Facebook, che ovviamente non è il vero social. Con un messaggio e un link preposto, sarete reindirizzati su un’altra pagina dove vi verrà richiesto di mettere entro un’oretta di nuovo il nome utente e la password che usate per accedere al social. La truffa si basa sul fatto che gli utenti si fidino nel comunicare i loro dati a Facebook stesso, ma in realtà li inseriscono in una falsa finestra simile a quella del noto social. CONTINUA A LEGGERE

Dramma a Salerno: un Carabiniere entra in un supermercato, ne esce morto

Una tragedia immane si è consumata a Mercato San Severino, piccolo paesino in provincia di Salerno. Un uomo di 56 anni è deceduto mentre faceva la spesa all’Eurospin. L’uomo era un Appuntato del Comando dei Carabinieri del luogo. Proprio per questo ruolo pubblico, era molto noto ed apprezzato nella zona. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere le cause del decesso [nextpage title=”Ecco i motivi dell’improvviso decesso”]
Sul posto le ambulanze della Solidarietà di Fisciano e della Croce Bianca. I paramedici e i medici del 118 hanno intubato il militare e somministrato l’adrenalina con i relativi massaggi cardiaci. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione per l’uomo non c’è stato nulla da fare: un infarto gli è stato fatale. Sul posto anche i colleghi dell’uomo che hanno dovuto effettuare i primi rilevamenti del caso. CONTINUA A LEGGERE

Lotta per cinque anni ma deve dire addio…

Lacrime, dolore e rabbia a Lido di Venezia per la morte del piccolo Pavlo Kyian. Il bambino di 11 anni, di origini ucraine, è deceduto dopo l’aggravarsi della malattia che lo aveva colpito: una grave forma di distonia. Il piccolo era costretto a muoversi con l’aiuto della sedia a rotelle. I funerali si sono svolti martedì mattina: tante le donazioni per sostenere le spese del funerale e quelle del rimpatrio della salma, che oggi ha fatto ritorno al Paese d’origine del piccolo. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere il messaggio che ha commosso il web [nextpage title=”Ecco il messaggio che ha commosso il web”]
Pavlo Kyian frequentava la quinta della scuola elementare “Giovanni XXIII” a Ca’ Bianca. Sin dalla nascita conviveva con questi gravi problemi di salute, ma nessuno si sarebbe mai aspettato una morte tanto improvvisa. Ai funerali, la nonna del piccolo Pavlo ha ringraziato tutti per la vicinanza, sottolineando: “Non lo dimenticheremo mai”. CONTINUA A LEGGERE

La Bambina Cade In Piscina, Ma La Mamma Non Interviene: Guardate Cosa Succede Dopo

La mamma della piccola Josie Morrison non è intervenuta ed è rimasta ferma ed immobile ad osservare la figlia caduta in piscina. Il motivo di questa illogica scelta risiederebbe in una tragica vicenda accaduta qualche anno fa. I coniugi Morrison, infatti, persero il loro primogenito di 2 anni annegato durante una vacanza. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per conoscere il motivo della scelta di questa madre [nextpage title=”Ecco perchè la donna no è intervenuta”]
Per reagire, fondarono la Infant Swimming Resource (ISR), un’iniziativa atta a promuovere metodi per insegnare ai bambini come restare a galla da soli. Il video ha ricevuto pesanti critiche, ma il coraggio e la fermezza dei genitori di Josie dimostrano come sia possibile per i bimbi restare a galla da soli. CONTINUA A LEGGERE  

TERREMOTI E VULCANI: Misteriosa anomalia nel golfo di Napoli

Il rigonfiamento, denominato ‘duomo’, che emette gas, è stato scoperto sul fondo marino del Golfo di Napoli. E’ alto circa 15 metri e si estende su un’area di 25 chilometri quadrati. La scoperta, annunciata sulla rivista Scientific Reports, è dovuta ad una campagna oceanografica coordinata da Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e università di Firenze. CLICCA sul punto 2 dell’indice per conoscere i dettagli di questa clamorosa scoperta [nextpage title=”Ecco dovesi trova ed i rischi che comporta”]
Il “duomo” dista 5 chilometri dal porto di Napoli e 2,5 chilometri da Posillipo e ‘si trova a metà strada tra i vulcani attivi dei Campi Flegrei e del Vesuvio, a profondità variabili tra 100 e i 170 metri, come spiega Salvatore Passaro, dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Cnr. Nel rigonfiamento vi sono 650 piccoli crateri legati a emissioni di gas avvenute negli ultimi 12.000 anni. Di questi sono 35 quelli attivi oggi. Il fenomeno potrebbe ricordare l’attività dei Campi Flegrei, ‘dove i gas giocano un ruolo importante nella deformazione del suolo, come spiega Guido Ventura dell’Ingv. A differenza dei Campi Flegrei, nel golfo sarebbe in azione un fenomeno vulcanico secondario, poichè il meccanismo che lo innesca non coinvolge direttamente il magma. Secondo i ricercatori, a provocare il rigonfiamento del fondale marino sarebbe la risalita di gas da una profondità compresa fra 10 e 20 chilometri, attraverso condotti verticali del diametro che va dai 50 ai 200 metri, che piegano e fratturano i sedimenti marini. I gas del ‘duomo’ sono freddi e, secondo Ventura, strutture di questo tipo potrebbero precedere la formazione di vulcani sottomarini o campi di sorgenti idrotermali, ‘come indicano precedenti esperienze in Giappone, Canarie e Mar Rosso. CONTINUA A LEGGERE

Vive senza acqua, luce e gas: ‘Nemmeno in guerra ho sofferto tanto’. Ecco perché…

Si può vivere, nel 2016, peggio che in tempo di guerra? La drammatica storia di Rita, anziana signora di 81 anni, residente a Marghera, sembrerebbe rispondere piuttosto chiaramente al quesito. “Neppure ai tempi della guerra ho sofferto tanto”, afferma Rita, in riferimento alla difficile situazione economica in cui riversa. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come è costretta a vivere [nextpage title=”Ecco come è costretta a vivere”]
L’appartamento in cui vive è in condizioni pessime, con il gas staccato da cinque mesi ed elettricità sufficiente per sole due lampadine. In casa, in base al racconto dell’anziana, manca persino l’acqua. Rita, come non bastasse, è stata colpita da ictus alcuni anni fa: il suo stato di salute è davvero preoccupante. Il gas le è stato staccato a settembre poiché non era stata in grado di pagare una bolletta da 1500 euro.“Non è ammissibile che una donna della mia età debba vivere in queste condizioni”, ripete sfogandosi. Cinque anni fa la donna si sarebbe dovuta trasferire in un altro appartamento e aveva raccolto le sue cose da portare nella nuova abitazione. Il trasferimento poi saltò e lei è rimasta nella casa in cui si trova oggi. Un’abitazione divenuta oramai una sorta di discarica, con gli scatoloni sparsi ovunque… La signora Rita ha deciso di chiedere aiuto e l’appello è stato raccolto da diverse persone, che hanno hanno aiutato economicamente l’anziana signora. CONTINUA A LEGGERE

L’ASILO DELL’ORRORE, GENITORI SOTTO SHOCK: ECCO COSA FACEVANO AI BIMBI

Un film dell’orrore: bambini legati alle sedie, picchiati e chiusi al buio. Non è tutto: i piccoli venivano persino presi a morsi e schiaffoni, tirati per le orecchie, e puniti in modo brutale. L’asilo degli orrori si trova a Milano, quartiere Bicocca, dove è stato arrestato il titolare e la coordinatrice dopo le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Greco Milanese. Clicca sul punto 2 dell’indice per lggere cosa hanno scoperto i militari nella struttura [nextpage title=”Ecco cosa accadeva nello spogliatoio”]
I militari hanno accertato le violenze subite dai piccoli ospiti della struttura privata, di età compresa fra i due mesi ed i tre anni. Una quotidianità fatta di urla, percosse, minacce e punizioni al buio. Tra gli episodi più vergognosi, gli investigatori hanno segnalato la punizione che la donna adottava per i bambini: chiusi al buio dentro lo spogliatoio del personale. CONTINUA A LEGGERE  

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Purtroppo è tutto vero, una notizia davvero drammatica, è appena morta Francesca…

Doveva essere un pomeriggio tranquillo per Francesca. Stava andando a trovare il suo ragazzo in sella alla sua bicicletta. La ragazza è stata travolta ed uccisa da un camion. Francesca Mangano, di Lograto (provincia di Brescia), stava percorrendo il tratto che porta a Maclodio dove risiede il fidanzato. A via IV Novembre il mezzo pesante, guidato da un 27enne, ha svoltato a destra, per dirigersi a piazza Roma, ed ha investito la bicicletta. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere il toccante messaggio del fidanzato [nextpage title=”Ecco il messaggio che comosso il web”]
Il fratello di Francesca ha condiviso un post sul suo profilo Facebook. Questo il testo del toccante pensiero del ragazzo: “Dolce angelo sei volata via troppo presto a 23 anni. Ti ho conosciuta: eri sempre pronta a aiutare chi ti era accanto: una parola un sorriso bastavano”. Anche Andrea, il fidanzato di Francesca, ha condiviso un pensiero sul celebre social: “Bella e unica. Mi manchi”. “Una persona meravigliosa, piena di vita, una ragazza che trasmetteva serenità e positività”, il commento di un amico. CONTINUA A LEGGERE  

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Un gioco troppa azzardato, cade male in acqua: ragazza 17 enne rischia la paralisi…

Un gioco finito male. Questo potrebbe essere il motivo di quanto accaduto ad una ragazza di 17 anni, friulana, che si trovava su un gommone trainabile in compagnia di amici e parenti. La giovane è stata soccorsa nel tardo pomeriggio di ieri, nella zona di Lignano Pineta. L’adolescente, secondo il racconto dei presenti, sarebbe caduta, sbalzando dal gommone, finendo in acqua insieme ad altri 4 amici. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per conoscere il responso dei medici [nextpage title=”Ecco il responso dei medici”]
Al momento non è chiaro come sia potuto accadere e del caso se ne sta occupando la Guardia costiera. L’impatto è stato terribile: la 17enne ha riportato una lesione piuttosto seria al collo. Immediati i soccorsi dopo la segnalazione dello zio, anche lui presente sul gommone. I militari della capitaneria di porto hanno prontamente soccorso la ragazza, trasportandola a riva. Dopo pochi istanti è atterrato l’elisoccorso del 118, decollato dalla Centrale operativa di Udine. Per la 17enne si teme un rischio paralisi per la compromissione delle vertebre cervicali. CONTINUA A LEGGERE

Tre amiche prendono lo stesso medicinale a distanza di pochi giorni. Muoiono tutte e tre

In Scozia è allarme relativamente alla circolazione di falsi medicinali che stanno causando diversi decessi. A Renfrew si sono registrati tre decessi: tre amiche, scomparse a 10 giorni di distanza l’una dall’altra. Le tre giovani avrebbero assunto delle pillole di Diazepam, che avrebbero dovuto garantire l’effetto del Valium. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere cosa ha scoperto la Polizia [nextpage title=”Ecco cosa ha scoperto la polizia”]
Le autorità locali hanno avviato le indagini, scoprendo, dopo aver battuto la pista del decesso naturale, che le giovani avevano assunto le stesse pillole, rivelatesi false. Kirsty Gilchrist, 29 anni, è deceduta il 9 giugno scorso; a sette giorni di distanza, la sua amica Natasha McCann, 26 anni, ha conosciuto la stessa sorte. Così come, 19 giugno, Hanna McNocher, di appena 20 anni. La polizia locale ritiene che le ragazze siano state vittime di un cocktail di sostanze chimiche, quali Subutex, un sostituto dell’eroina ed etizolam, che risultano letali se mescolate insieme. CONTINUA A LEGGERE