Come sempre, quando ci troviamo di fronte a tragedie di questo tipo, nei giorni successivi cominciano a emergere vari particolari e storie. Come quelle di chi per un soffio ha sfiorato di morire o chi, magari, ha dato una mano per evitare che…
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qualcun altro perdesse la vita. È il caso di Steve, un senzatetto che dormiva vicino all’Arena di Manchester, diventata oggetto dell’ultimo attentato terroristico. E lui non ci ha pensato due volte ad aiutare il prossimo: “È stato solo istinto. C’erano bambini pieni di sangue, piangevano e urlavano. Avevano i chiodi nella faccia…
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e nelle braccia, abbiamo dovuto tirarli via. Solo perché sono senza tetto non significa che non ho un cuore e non sono umano. Avevo bisogno di aiutarli. Vorrei pensare che qualcuno avrebbe fatto lo stesso con me. È solo istinto”.
‘We had to pull nails out of children’s faces’: Steve, a homeless man who was sleeping near #Manchester Arena, rushed to help young victims pic.twitter.com/dyxzZpal0Q
— ITV News (@itvnews) 23 maggio 2017