I nostri amati animali domestici possono trasmetterci infezioni? È un tema che verrà affrontato dal prossimo Congresso internazionale della Società italiana di malattie infettive e tropicali, che avrà luogo a Baveno. “Si farà in particolare il punto sulla Leishmaniosi, il cui serbatoio tra i cani si va allargando, anche in considerazione di quanto è accaduto negli scorsi anni in Spagna, in particolare nell’area di Madrid… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il caso spagnolo”]
con una importante epidemia nell’uomo causata dalla diffusione a partire da un serbatoio alternativo, le lepri selvatiche di un parco pubblico, e dalla grande disponibilità di vettori, in questo caso pappataci, dovuta probabilmente a fattori climatici favorevoli”, spiega vicepresidente Simit e professore di Malattie infettive all’Università di Milano, Massimo Galli. Anche gli animali esotici sono sotto la lente d’ingrandimento… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Gli animali esotici”]
“Va ricordato che quando l’animale domestico è un rettile, una tartaruga o un’iguana, incredibilmente anche queste ultime sono molto di moda, è imperativo maneggiarlo con cura. Le feci di questi animali ospitano di regola salmonelle in grado di infettare anche l’uomo. I ratti domestici, divenuti di recente di moda, in Inghilterra e in Danimarca sono stati segnalati portatori del virus Seul, responsabile della febbre emorragica coreana con sindrome renale. Mettersi in casa un animale selvatico poco noto può… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Il caso in Germania”]
riservare brutte sorprese. L’anno scorso sono stati segnalati in Germania tre decessi in persone il cui unico punto in comune – ricordaGalli – era essere allevatori di un grazioso scoiattolo dell’America Centrale (Sciurus variegatoides) che a loro ha passato un virus precedentemente sconosciuto, e a maggior ragione mai osservato dall’uomo, che ha a loro causato una encefalite mortale. Lo scrigno di Pandora è ancora e sempre pieno”.