Lo scorso luglio, un bambino di 18 mesi di nome Harry Studley fu ricoverato a Bristol dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile sparato da un’arma ad aria compressa. Oggi si apprende che il piccolo ce la farà, ma la cosa sconcertante è il motivo del ferimento… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
[nextpage title=”La richiesta choc”]
La madre Amy Allen e il fratellino Riley di 2 anni si erano recati nella casa di Jordan Walters ed Emma Horseman. Il bambino si era messo a piagnucolare, così Emma aveva chiesto al marito di intimorirlo un po’ con il fucile ad aria compressa che stava pulendo in quel momento. Improvvisamente però dal fucile è partito un colpo, che ha ferito Harry… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”Il proiettile e i soccorsi”]
I soccorsi tempestivi hanno fatto sì che il piccolo riuscisse a sopravvivere, ma i danni rischiano di rimanere in maniera permanente. L’uomo è stato condannato, ma anche la compagna è attualmente sotto processo: “Le circostanze di questo caso sono semplici e sconvolgenti”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”Il processo”]
ha sottolineato il procuratore Andrew Macfarlane. Riguardo alle condizioni del bambino, ha spiegato: “Il principale problema in corso sono le convulsioni post-traumatiche che il bimbo sta avendo più volte al giorno”.