Greenpeace mantiene alto il livello di guardia sull’allarme PFAS, le sostanze perfluoroalchiliche cioè presenti nell’acqua potabile della cosiddetta “zona rossa” in Veneto. L’area di Trissino (Vicenza), cioè, in cui avviene lo sversamento delle sostanze della Miteni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
[nextpage title=”Le PFAS”]
Quest’azienda chimica produce proprio le PFAS, utilizzate nel trattamento di pelli e tessuti, per rivestire le borse in maniera impermeabile o i cartoni per alimenti, fino ai fondi delle padelle in Teflon… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”Il livello nel sangue”]
Nei 14enni della popolazione locale, la presenza nel sangue di queste sostanze è trentadue volte superiore a quella nazionale. Secondo i dati di Greenpeace, più di 130 mila veneti sono esposti ad acqua potabile che negli Usa sarebbe considerata non sicura: un numero che sale a 200 mila se raffrontato con gli standard svedesi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Chiediamo alla Regione di…””]
“Chiediamo alla Regione Veneto di dimostrarci con prove scientifiche la maggiore tolleranza ai PFAS da parte dei veneti rispetto ai cittadini americani e svedesi, per giustificare l’adozione di livelli di sicurezza di PFAS così elevati nelle acque potabili”, è allora la richiesta di Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. Di seguito, trovate il link per consultare la mappa con tutti i comuni a rischio:
http://www.greenpeace.org/italy/it/Cosa-puoi-fare-tu/partecipa/stop-pfas-veneto/#dati