Nuova polemica social per Sonia Bruganelli, la bellissima moglie di Paolo Bonolis che, come ogni estate, è tornata al centro dell’attenzione mediatica per sue frasi e suoi atteggiamenti che mettono in risalto le sue ricchezze ai danni dei cosiddetti “poveri comuni mortali”. Ma Sonia, in una lunga intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, ha tenuto a precisare che lei non fa proprio nulla per aizzare la gente ma…CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE…[nextpage title=”Benessere economico”]
Sonia ha detto che lei non fa nulla per aizzare la gente ma è la gente ad essere invidiosa di lei perché, nonostante non sia una supertopmodel ha sposato un uomo ricco e beneficia del suo benessere economico. “In sostanza, mi dicono “vai a lavorare”. Dà fastidio che sia quella che ha avuto la fortuna di sposare uno ricco. Non sono la bellezza stratosferica, eppure ho sposato Bonolis. La bellissima, apparendo, ti dà la dimensione della differenza rispetto alla persona normale. Belen sull’aereo privato è accettata, io faccio rabbia perché il mio lusso sembra ancora meno guadagnato. Paolo, nei commenti, passa per essere…CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE…[nextpage title=”La moglie di…”]
Paolo passa per essere la mia vittima. E, non essendo io un personaggio pubblico, mi considerano solo “moglie di” e danno per scontato che viva a suo carico. Invece, ho una società di casting e produzioni tv, la Sdl2005. Non solo lavoro io, ma do lavoro a trenta persone. Scovo i talenti che vanno nei programmi di Paolo e non di Paolo, produco format. Ho una laurea in scienze della Comunicazione, ho iniziato da redattrice. Stare con Paolo mi ha agevolata, ma ora l’aereo privato lo prendo da sola, non devo chiedere a lui”. CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE…[nextpage title=”Aereo privato”]
“All’inizio, l’ho convinto io (Paolo, ndr) a noleggiare l’aereo privato: siamo tanti e la primogenita, Silvia, ha problemi motori. Fino a poco fa, si spostava solo in carrozzina. Ora, dopo tanti sacrifici e fisioterapia, è quasi autonoma. La gente giudica senza sapere. Ho visto Silvia neonata in terapia intensiva per due mesi mentre incontrava complicazioni non previste, l’ipossia, l’arresto cardiaco… I danni motori e al linguaggio ne sono la conseguenza. Tanti dicono che certi bimbi sono angeli donati da Dio, ma io, per quanto ami mia figlia, non me la sento di ringraziare Dio. È stata dura per lei, per noi, per i fratelli, ma questo è il mio dolore e nessuno lo vedrà mai su Instagram. Prenderei centomila like, ma è roba mia”.