UCCISO IN CASA DAI GENITORI DELLA RAGAZZA

Una terribile storia quella di Marco Vannini ancora avvolta nel più profondo mistero. Il 17 maggio di 3 anni fa Marco venne ucciso da un colpo di pistola mentre si trovava a casa della sua fidanzatina. Aveva solo 21 anni. Un solo colpo lo raggiunse mentre era nella vasca da bagno, un colpo che fu fatale. In realtà Marco non morì sul colpo ma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Soccorsi non chiamati”]

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Marco non mori sul colpo ma il padre e la madre della sua fidanzata non chiamarono immediatamente i soccorsi ma lo lasciarono agonizzante. Per questo la mamma di Marco ha da sempre ritenuto che quel colpo non è stato accidentale ma voluto. Poche ore fa i giudici hanno dato la loro sentenza: una condanna per omicidio volontario a 14 anni per Antonio Ciontoli, tre condanne a tre anni per omicidio colposo per la moglie Maria Pezzillo e per i figli Martina (fidanzata della vittima) e Federico, accusati in sostanza di aver ritardato i soccorsi, e una assoluzione per la fidanzata di Federico, Viola Giorgini. La mamma di Marco, però…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le urla in aula”]

La mamma di Marco, però, non ci sta! La mamma del ragazzo ucciso ha detto in aula “Vergogna non posso più credere nella giustizia: riconsegnerò la mia scheda elettorale perché mi vergogno di essere una cittadina italiana”. Le urla della donna sono state immediatamente seguite da quelle degli altri parenti della vittima presenti in aula.

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