TROVATO IL TUNISINO SOSPETTATO DI ESSERE UN TERRORISTA

Dopo la segnalazione giunta dalla Tunisia, è scattata la caccia all’uomo per Atef Mathlouthi sospettato di essere un possibile attentatore radicato in Italia e pronto a fare un attentato a Roma nelle prossime ore. Sulle sue tracce, oltre agli agenti di polizia si sono messi anche gli esperti di “Chi l’Ha Visto” che lo hanno rintracciato nel suo Paese, la Tunisia appunto, dove l’uomo starebbe lavorando. La polizia intanto è andata presso la sua abitazione italiana dove…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Moglie spaventata”]

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A ricevere gli agenti è stata la moglie spaventata per quanto era emerso dalle trasmissioni televisive. Stef ha detto agli inviati di “Chi l’Ha Visto” Non sono un terrorista, non sono latitante, la polizia tunisina mi ha interrogato tutto il giorno. Denuncio tutti!. Non sono in fuga, non sono scappato. Ora denuncio tutti. Io lavoro in un bar per mandare i soldi a mia moglie e ai bambini; dal 2012 non sono più uscito dalla Tunisia, sono a Mahdia. Ieri sono andato a lavorare e ho trovato il bar circondato dalla polizia, mi hanno detto che sono ricercato a Roma…magari mi portassero a Roma. Hanno fatto spaventare mia moglie e i miei figli”. Anche la moglie ha rilasciato una lunga dichiarazione dicendo…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Non è un terrorista”]

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La moglie ha detto “Mio marito non è un terrorista, lavora in un bar a Mahdia in Tunisia per mantenere la sua famiglia: la lettera all’ambasciata l’ha scritta la moglie di un suo collega di lavoro con cui mio marito ha avuto un contenzioso economico. Ieri mattina è venuta la polizia in casa a Palermo, cercavano mio marito: ho detto che mio marito dal 2013 non è più qui a Palermo perché il suo permesso di soggiorno è scaduto. E loro lo sapevano bene. Da quando è scaduto il permesso di soggiorno non riesce a vedere i suoi quattro bambini. Ho dato alla polizia il suo telefono e il suo indirizzo in Tunisia. Sono andata a trovarlo due settimane fa”.

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