In un’intervista a La Stampa, Manuel Agnelli fa un bilancio del suo ruolo di giudice a XFactor, dove a suo giudizio avrebbe potuto certamente fare meglio:
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“Avevo detto che avrei voluto portare la musica più al centro ma ho fallito anche se con le band ho fatto un percorso più preciso dell’anno prima. L’ unica cosa degna di nota uscita da lì ce l’avevo io e non mi riferisco solo ai Måneskin. Continuo a pensare che XFactor possa fare tanto per la musica. Ho ancora voglia, ma il livello del tavolo dei giudici sulla competenza musicale deve migliorare”. Sul suo ruolo in generale in televisione:
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“No, non mi vedo così. Il programma che faccio non è molto diverso dal festival che organizzavo, “Hai paura del buio?”, si parla un po’ di più, però si suona tanto e ci sono le performance. Alla fine sto portando in tv quello che ho sempre fatto. E il bello è che non mi sono adattato più di tanto, anzi sto facendo ciò che dicevo di voler fare andando a XFactor. È uscito anche un film su Caravaggio di Sky con la mia “voice over”, che è una di quelle cose che non mi sarei potuto permettere qualche anno fa. Lo stesso vale per Ossigeno”.