Il post di Selvaggia Lucarelli su Nadia Toffa fa infuriare il web

Uno degli ultimi post di Selvaggia Lucarelli ha riguardato le condizioni di salute di Nada Toffa. Ora la conduttrice de “Le iene” sta meglio, ma il messaggio pubblicato dalla blogger sui social ha attirato diverse critiche. Ma cosa ha scritto esattamente? Ecco…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Partecipazione 2.0″]

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…le sue parole:

Salto tutta l’introduzione su quanto sono felice che la Toffa stia bene perché è scontata e passo invece a fare una considerazione più generale che proprio la partecipazione 2.0 al suo difficile momento mi ha suggerito.

Nadia, prima che si sentisse male, era da giorni nel mirino degli hater per il servizio sul Gran Sasso. Attenzione: parlo di hater, non di chi criticava legittimamente il servizio. (me compresa). Proprio un paio di giorni prima dell’accaduto, guardavo su Twitter e fb quello che le scrivevano e facevo l’ennesima, mesta riflessione su quanto livore si riversi sul web, su quanto qualsiasi inciampo altrui dia modo ai frustrati di sparare un “mi fai vomitare” o…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Bersagli preferiti”]

…“cogliona” che avevano in canna per il vicino di casa che parcheggia male o per uno stipendio basso. In realtà, per me che seguo da tempo anche i gruppi d’odio sul web, non è neppure una sorpresa perché la Toffa, con la Boldrini, me e poche altre, è uno dei bersagli preferiti.
Poi è successo quello che è successo e oggi, sotto al messaggio in cui Nadia dice che sta meglio, c’è 1 milione di persone che la inonda di affetto. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Ragazza stimata”]

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Quindi la verità qual è?
Nadia Toffa è una povera cogliona o una ragazza stimata e amatissima?
La verità è che è molto amata. Divide e fa incazzare come tutti i personaggi che si espongono, che ci mettono la faccia, che sono sempre lancia in resta, che fanno cose belle, che fanno cose così così, che sbagliano, pure, come ha sbagliato lei a volte.
Quelli che la amano non glielo devono ricordare tutti i giorni, perché l’affetto è quella cosa che c’è ed è un “brava” silenzioso, che non ha bisogno di diventare petulante. Quelli che odiano, sì. Sono petulanti. Sono invadenti. Sono molesti. E qui sta il punto. Gli hater non sono la maggioranza, sono solo e sempre i più rumorosi. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Tutto questo odio”]

È una cosa che cerco sempre di spiegare a chi mi chiede “Come fai con tutto questo odio che ti circonda?”. No, non sono circondata dall’odio. Al contrario, quando sono al bar o per strada, sento solo affetto. Anche sul web, a dire il vero, ricevo moltissimo affetto. Solo che poi ci sono gli hater e uno che ti scrive “puttana” fa più rumore di 1 milione di persone che ti seguono in silenzio, o che mettono un like o che (anche) beatamente ti ignorano.

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