Business Insider ha acceso i riflettori su un tema sempre molto delicato in questi ultimi anni: quello della privacy mentre navighiamo su internet o utilizziamo i nostri dispositivi mobili. Ecco cosa si legge sul focus pubblicato dal portale italiano, che esordisce con questa frase: “Siamo spiati”: “Da gennaio 2017 Google, senza comunicarlo a dovere, può conoscere comunque la posizione dell’utente Android sfruttando la triangolazione delle torri cellulari, incrociando le coordinate anche se… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”“Anche senza GPS attivo””]
non c’è nessuna scheda SIM inserita nello smartphone, per questo basta anche solo il Wi-Fi, che sostituisce sia il GPS che l’A-GPS. Morale della favola: anche se avete uno smartphone senza Sim, con Gps spento e non state usando nessuna app la vostra posizione è comunque tracciata”. L’articolo prosegue oltre e affronta anche un altro pericolo: “Una nuova ricerca svela come i criminali informatici possono entrare su un dispositivo Android e registrare audio e video all’insaputa dell’utente… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Video e audio registrati””]
I ricercatori di MWR Labs hanno dato l’allarme riguardo una falla di Android che potrebbe aprire le porte a malintenzionati. Gli smartphone affetti sono quelli con Android Lollipop, Marshmallow e Nougat, cioè le versioni 5, 6 e 7 del sistema operativo di Google”. Dal canto suo Google “ha dichiarato che questi dati non sono stati né usati né immagazzinati e teoricamente non consentirebbero l’accesso al dispositivo a malintenzionati. Teoricamente, perché è pur sempre un canale di comunicazione sempre aperto”.