Il processo relativo alla morte di Marco Vannini, il 20enne morto a Ladispoli a causa di un colpo di pistola esploso dal padre della fidanzata, è in corso. L’indagato principale, Antonio Ciontoli, ha fornito dettagli importanti per quel che riguarda uno dei casi che hanno…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Nudo nella vasca”]
…fatto maggiormente infuriare gli italiani:
“Dopo cena mi sono ricordato delle armi così sono entrato nel bagno, Marco era nudo nella vasca, c’era anche Martina. Tra noi c’era un rapporto intimo era capitato altre volte si entrasse. Volevo togliere le armi che erano nella scarpiera così Martina è uscita, io volevo fare uguale ma Marco ha voluto vedere il marsupio e le armi. La pistola non l’ha toccata”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Nessuna responsabilità”]
“Abbiamo cambiato versione più volte perché mi vergognavo così ho detto a Federico di togliere le armi ma non volevo responsabilità per lui, poi Federico ha trovato i bossoli in bagno. Abbiamo portato Marco in camera, si è seduto da solo, non si lamentava, pensavo si sarebbe ripreso. Siamo rimasti vicini a Marco. Volevo chiamare il 118 ero preoccupato per il concorso di Marco e per il mio lavoro. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il racconto al medico”]
Al medico ho raccontato la verità. Non ho raccontato prima per riservatezza. A Federico ho detto che non era un colpo d’aria ma da fuoco. La verità l’ho detta solo a Martina”. L’uomo ammette infine di aver sbagliato: “Le bugie le avevamo dette per non allarmare Marina e Valerio. Sono cosciente della stupidaggine che ho fatto e di aver rovinato la vita di tante persone. Oggi la mia vita non ha più un senso”.