Antonio Cataldi è un albergatore che stava per morire a causa di un carcinoma maligno al fegato, il quale non poteva essere operato secondo quanto comunicato dall’ospedale di Fondi, in provincia di Latina. Ecco cosa ha rivelato in una…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Pellegrinaggio a Padova”]
…intervista a Direttanews:
“Mia sorella Amalia, che più volte era andata in pellegrinaggio a Padova, mi esortò a seguirla in un viaggio organizzato in pullman. Così, io che ero devoto del Santo, come mia madre, ma non ero mai stato alla sua tomba, andai”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Davanti alla tomba”]
Insieme a mia sorella sostai davanti alla tomba e, mentre appoggiavo le mani sulla lastra di marmo, sentii un forte bruciore prendermi dall’inguine alla testa. Pochi secondi, che dovettero però alterare la mia espressione, perché Amalia mi chiese se stessi bene… È passato, è passato, risposi”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Guarigione progressiva”]
“Basta. Tornammo a Fondi e mi parve di stare veramente bene; anzi, stavo decisamente bene. Mi sottoposi ad altri esami e radiografie, che mi erano stati prescritti. Era l’1 novembre e dalla Tac nulla risultò. Mi trattennero al “Gemelli” per ben venticinque giorni, per ulteriori accertamenti, e tutto risultò negativo”.