Prima di morire il piccolo Antonio lascia tutti a bocca aperta

Antonio Terranova è morto a otto anni il 23 febbraio 2013, la sua storia ha commosso il web e continua ad essere un punto di riferimento e un appiglio di Fede per tutti coloro che si trovano in momenti di grave difficoltà. Il bambino palermitano, conosciuto per essere generoso e di buon cuore con tutti soprattutto i più deboli, è morto a causa di un tumore al fegato che nemmeno il trapianto è riuscito a combattere definitivamente, perché si  spostato ai polmoni. Ma Antonio, molto religioso come i suoi genitori, ha stupito tutti in quei giorni di dolore perché PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La preghiera della Misericordia”]

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 genitori vengono a conoscenza della preghiera della misericordia e da quel momento non smettono di recitarla: ogni pomeriggio scendono nella cappella dell’ospedale ed insieme ad Antonio recitano un Rosario. Anche in quel caso il bambino mostra la sua eccezionale natura, racconta la madre: “Alla fine della preghiera si fermava, ci guardava tutti e diceva: avete dimenticato di dire una cosa importante ‘Gesù Confido in Te’”. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Inutile trapianto”]

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Con il passare del tempo diventa chiaro che la malattia avrà il sopravvento, così la famiglia di Antonio decide di andare a Lourdes per una benedizione, lì il bambino ha una visione della Madonna che gli dice di non preoccuparsi e che presto tutto finirà. Quelle parole per la madre sono dure come un macigno, ma Antonio con semplicità le dice di non preoccuparsi e aggiunge: “Mamma sto pensando a quanto ha sofferto Gesù sulla croce, la mia sofferenza in confronto è niente”. La donna si arrabbia gli dice che PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole di Antonio”]

non è vero, che la sua sofferenza è paragonabile a quella di Gesù, ma lui la guardò e le disse: “Tu non puoi capire”.Gli ultimi mesi sono stati un’agonia, il piccolo non credeva più che Gesù esistesse perché non lo ascoltava, non gli stava vicino in quel momento. La sua fede, però, è tornata quando negli ultimi giorni è andato a trovarlo un sacerdote che gli poggiato sullo stomaco la teca dov’era contenuta l’Eucarestia, in quel preciso istante Antonio si è calmato ed ha detto davanti al padre: “Grazie Gesù che bello, sento di nuovo quel calore, grazie Gesù, papà è come quello che ho sentito a Lourdes”, due giorni dopo è volato in cielo.

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