Il risveglio dell’agente Sissy, colpita alla testa un anno fa

Non è ancora del tutto finito il calvario di Maria Teresa Trovato Mazza, ventinovenne calabrese agente penitenziario che a novembre 2016 è stata ritrovata nell’ascensore dell’ospedale civile di Venezia con la testa devastata da un colpo di pistola. La ragazza lotta tra la vita e la morte da quel momento, quando è stata portata nel reparto intensivo dell’ospedale “All’Angelo” di Mestre e poi a Crotone, dove è nata. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Ritorna a casa “]

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L’agente, portiere di calcio a 5 e amatissima da parenti e amici, adesso potrà ritrovare l’affetto delle persone care poiché è stata dimessa e torna a casa a Taurianova. Sta lentamente migliorando, ma la riabilitazione sarà lunga e difficile. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Fuori pericolo”]

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 “Le condizioni della giovane agente penitenziaria sono ancora delicate e verranno monitorate costantemente nei prossimi giorni, ma la ragazza è finalmente fuori pericolo e si avvia verso la riabilitazione” ha annunciato il periodico del Sappe, il sindacato degli agenti. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Suicidio o tentato omicidio?”]

La speranza è che aprendo gli occhi e rimettendosi gradualmente in sesto possa anche recuperare il ricordo di quanto successo quel giorno in quel maledetto ascensore: fu suicidio o tentato omicidio? I genitori di Sissi, come viene chiamata da tutti, combattono affinché venga riconosciuta la pista del tentato omicidio in luogo di quello del suicidio, mai accettato per i familiari. 

 

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