È partito tutto dalla decisione presa fatta dal padre di un bambino: il figlio era preso di mira da un compagno di classe. Una vera e propria vittima del bullismo giovanile, insomma. L’uomo ha quindi fatto irruzione in classe, dove aggredì il ragazzino che tormentava il figlio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La reazione del padre”]
L’episodio è avvenuto lo scorso 12 febbraio, quando i Carabinieri trovano il genitore in stato di alterazione: l’uomo ammise la sua colpa, spiegando però i motivi dietro la sua violenta sfuriata. Non solo, dopo qualche giorno ha sporto denuncia contro tre bulli, tra i 10 e gli 11 anni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Non molla in tribunale”]
Oltretutto ha accusato anche le quattro insegnanti della sezione per negligenza e abbandono di minori. La magistratura archivia il caso come non rilevante a livello penale, ma il padre ha chiesto ora un ulteriore approfondimento: il 22 settembre si saprà se ci sarà un supplemento d’indagini.