È sempre acceso il dibattito sulla proposta di legge per il ricalcolo dei vitalizio avanzata dal Movimento 5 Stelle. Molti ex parlamentari si lamentano, ma la riforma Richetti è stata approvata la scorsa settimana da un’ampia maggioranza, con 348 voti favorevoli, 17 voti contrari e 28 astenuti. Questo ha consentito il passaggio all’esame del Senato della Repubblica, dove però sembra essersi bloccata. Il capogruppo PD al Senato, Luigi Zanza, ha commentato così:
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“La richiesta è un bluff, poiché – vista la pausa estiva – il dibattito in Commissione non potrebbe iniziare prima di settembre. Con la richiesta di urgenza i senatori del Movimento 5 stelle vogliono apparire all’opinione pubblica italiana come i campioni dell’antipolitica, dell’antipartitismo, come i rappresentanti dell’antisistema”. Così la risposta dei Cinque Stelle sul blog di Beppe Grillo:
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“Però il vitalizio non vogliono perderlo e si stanno organizzando per un clamoroso voltafaccia al Senato. La legge sui vitalizi può essere discussa e approvata subito e infatti abbiamo chiesto al Senato di discutere urgentemente il disegno di legge approvato la scorsa settimana alla Camera. Oggi i cittadini sapranno esattamente chi ha votato per tenersi il vitalizio il più a lungo possibile. Non…
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la passeranno liscia. Il Pd ha l’enorme responsabilità di aver illuso i cittadini che per una volta avrebbero votato un provvedimento giusto dopo migliaia di voti vergogna. Faremo nomi e cognomi di chi saboterà il provvedimento e salvare i vitalizi perchè gli italiani devono sapere con chi hanno a che fare. Come fa una legge a essere valutata dallo stesso partito in un modo alla Camera e in un altro al Senato?”.