È una sentenza del Tribunale di Bari a presentare il rischio di doppia sanzione per gli automobilisti italiani. Quando? Nel momento in cui non si porta a termine una semplice operazione relativa alla contestazione differita della multa. In parole povere, se a guidare il veicolo era un soggetto diverso dal proprietario, non è sufficiente specificare solo il suo nome e cognome, ma bisogna indicare anche il numero della sua patente… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il tempo a disposizione”]
Il tempo a disposizione, ricorda il portale Laleggepertutti.it, è di 60 giorni. La comunicazione è obbligatoria anche nel caso in cui a guidare sia lo stesso proprietario. Chi non ottempera a tale richiesta, evita sì la decurtazione dei punti dalla patente, ma si vedrà inflitta anche una seconda multa che può arrivare anche a 1000 euro… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La sentenza”]
“Il proprietario del veicolo – spiega la sentenza – è tenuto a conoscere l’identità dei soggetti cui affida la conduzione, onde dell’eventuale incapacità di identificare detti soggetti necessariamente risponde a titolo di colpa, per negligente osservanza del dovere di vigilare sull’affidamento in modo da essere in grado di adempiere al dovere di comunicare l’identità del conducente”.