Dopo la condanna a 30 anni per l’omicidio del figlio Loris Stival, Veronica Panarello ha continuato a proclamarsi innocente. La trasmissione “Quarto Grado” ha mostrato un video inedito, in cui la madre della piccola vittima si rivolgeva così agli inquirenti, appena dopo il ritrovamento del corpo del figlio: “Quando l’ho gettato non credevo ci fosse il vuoto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
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perché non ho nemmeno guardato, non volevo gettarlo giù. Non so perché l’ho fatto, io non merito di vivere”. La Panarello aveva quindi continuato: “Ho buttato la cosa più cara che avevo. Datemi l’ergastolo, sono un mostro, non una persona”. Il 14 febbraio sono intanto state depositate le motivazioni della sentenza: “La condotta processuale della donna – scrive il Gup di Ragusa – è stata deplorevole… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
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reiteratamente menzognera, calunniosa, manipolatrice. Va assolutamente confermata e fatta propria in questa sede la definizione laconica del giudice del riesame nella persona dell’imputata: ‘Lucidissima assassina’. All’esito del processo l’espressione appare persino benevola perché… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Il giudice ritiene che…”]
oltre alla evidenza della piena capacità di intendere e di volere dell’imputata dal momento del fatto, questo giudice ritiene di potere evidenziare la pravità d’animo con la quale la donna, senza alcuna pietà e senza un benché minimo pentimento, neanche dopo avere commesso il più innaturale dei crimini, ha occultato il cadavere del figlio”.