Lo scandalo delle orge in canonica: la vicenda di Don Andrea Contin e il suo giro di amanti, contornato da la montagna di video, vacanze di lusso e false identità. Ad intervenire è anche Papa Bergoglio, che nel tentativo di essere di supporto ha chiamato il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, esortandolo a essere forte in questo periodo. «Anche se non ci fossero rilevanze penali, canonicamente siamo in dovere di prendere provvedimenti disciplinari» afferma il vescovo. A partire da…
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oggi infatti don Andrea Contin è sospeso dal ministero del sacerdozio in attesa che presenti le proprie dimissioni. Diversa la valutazione per don Roberto Cavazzana, per il quale la Curia non ha ancora deciso nulla ma che considera comunque parzialmente coinvolto. Il vescovo è stato anche chiamato ad esprimere considerazioni personali sui preti implicati nella vicenda. Così parla di don Contin: «Abbiamo maturato la certezza di sue gravi responsabilità morali, comportamenti inaccettabili per un prete, per un cristiano e anche per un uomo. Prendiamo distanza da questi comportamenti immorali intollerabili e sono stati…
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ammessi solo in questi giorni. Il celibato è una scelta difficile che può essere accolta solo con la fede, una scelta che abbiamo fatto in età adulta e rende possibile una dedizione piena. Il comportamento di don Andrea è stato in totale contrasto con gli impegni che si è assunto con la Chiesa, non è idoneo ad esercitare il ministero, la sua figura è stata compromessa al punto da rendere impossibile ripresentarla anche in…
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presenza di un suo sincero pentimento ad alcuna comunità». E su Roberto Cavazzana, spiega: «Mi sembra un caso diverso quello di Cavazzana, per lui non abbiamo ancora elementi sufficienti per capire come accompagnarlo per fare verità con se stesso. Non c’è riscontro né responsabilità penale, non è indagato e il suo coinvolgimento ci risulta essere stato parziale e occasionale. Comunque non accettabile per un sacerdote».