“Il mio corpo percepiva la bimba come un’estranea e faceva di tutto perché morisse…”

Laura Wilson è una ragazza affetta da una sindrome molto rara, la neonatale alloimmune trombocitopenia (NAIT): questa malattia fa in modo che gli anticorpi percepiscano il feto come un invasore da neutralizzare… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
[nextpage title=”La vicenda di Laura”]

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Ed è questo che stava succedendo alla giovane 28enne, che già aveva dovuto affrontare dei problemi al momento della nascita del primogenito Raife. Per fare fronte alla sua sindrome, Laura si è sottoposta a una terapia specifica, comprensiva di 8 mesi passati a letto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Mi sono sentita in colpa”]

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La piccola è nata, ora ha cinque mesi e gode di ottima salute, dopo un periodo in terapia intensiva: “Il mio corpo percepiva mia figlia come un’estranea. Mi sono sentita così in colpa, tutto il mio organismo lottava affinché lei morisse”, ricorda Laura… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”Anche il fratellino”]

Purtroppo il fratellino, che ha tre anni, è invece affetto da una paresi cerebrale. In ogni caso, una nuova cura sperimentale potrebbe dargli modo di migliorare la sua condizione di salute.

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