Nadia, dieci coltellate da un migrante e il suo sorriso non c’è più

Il nome di questa ragazza è Nadia Pulvirenti. Dovremmo dire era in quanto la sua vita è stata barbaramente spezzata all’età di 25 anni. Ad ucciderla è stato un marocchino di 53 anni ospite di una struttura protetta nella quale lavorava da due anni come terapista della riabilitazione psichiatrica. La ragazza era di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Dove è avvenuto il fatto”]

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La ragazza era di Iseo in provincia di Brescia. Secondo le ricostruzioni il marocchino avrebbe sferrato almeno dieci coltellate alla cieca al corpo della donna, senza risparmiare le braccia e le gambe. Per la 25enne non c’è stato scampo. Abderrhahim El Moukhtari, questo il nome del carnefice, da anni in Italia con un regolare permesso di soggiorno, soffriva da tempo di turbe psichiatriche, ma in passato non aveva mai dimostrato particolari situazioni di aggressività e violenza, e tuttora stava proseguendo senza eccessivi problemi il suo percorso di recupero. La sua cura…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Perchè l’ha uccisa?”]

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La sua cura prevedeva la condivisione di un appartamento con un altro paziente della comunità (una cooperativa sociale di inserimento lavorativo, immersa nel verde tra il Lago d’Iseo e la Franciacorta, la quale accoglie persone con disabilità psichica e fisica che lavorano nell’agricoltura biologica). Ed è proprio in uno di questi appartamenti della struttura che è avvenuto l’efferato omicidio. Ma perché l’ha uccisa? PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Un possibile litigio”]

Alla base dell’efferato omicidio ci potrebbe essere un diverbio tra i due o il fatto che la ragazza lo possa aver sgridato per non aver seguito la terapia. Nonostante le urla disperate della ragazza nessuno è intervenuto in tempo. Il marocchino è uscito dalla stanza ancora con il coltello insanguinato ed è andato in strada avvicinandosi ad una pattuglia della Polizia locale dicendo loro: ”Voglio andare dai carabinieri”.

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