Tommasa Maio, ai microfoni dell’AdnKronos Salute, spiega in una lunga intervista il perché sia alto l’allarme per l’influenza che sta girando. La responsabile Area vaccini della Federazione Italiana medici di medicina generale, ha chiesto ufficialmente al ministero della Salute di riaprire la campagna vaccinale, che teoricamente sarebbe chiusa:
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“Ci possano essere più morti, rispetto alle passate stagioni, per complicanze nella popolazione a rischio. Superando, quindi, gli 8 mila decessi che si registrano in media. L’invito è dunque a vaccinarsi”. Poi continua: “In questa stagione, cominciata in anticipo predomina il virus H3N2, denominato ‘Bolzano’ perché è stato isolato in quella città, per il quale il vaccino disponibile è efficace. Si tratta di un virus che colpisce particolarmente gli anziani che sono anche più vulnerabili per le complicanze. E per…
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loro può essere letale. La percezione che abbiamo, come medici di famiglia, è di una maggiore incidenza di casi gravi. Siamo preoccupati e per questo consideriamo importante continuare la campagna vaccinale, come abbiamo chiesto al ministero della Salute. Ricordo, tra l’altro, che ci sono molte dosi di vaccino ancora disponibili e che, in caso di mancato utilizzo, andrebbero al macero. Un vero e proprio controsenso in questa situazione di rischio. Stiamo purtroppo cominciando a contare i…
CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Decessi”]decessi per sindrome influenzale o complicanze ad essa legate, ed è più che mai importante non abbassare la guardia per evitare di raggiungere i tristi traguardi registrati nelle precedenti epidemie stagionali. I dati della rete Influnet ci segnalano non solo l’anticipo del picco influenzale, ma anche che l’età mediana delle forme gravi e complicate di influenza è di 71 anni. L’83% dei casi gravi e il 100% dei decessi segnalati presentano almeno una patologia cronica preesistente”.