I medici gli avevano detto di non “continuare a torturare” la figlia morente. Mezz’ora dopo, non riescono credere a quello che ha fatto

A Capodanno del 2013, nella città ucraina di Dnipro, Ruslan e Anastasia Odonec avevano invitato amici e parenti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Ma durante la serata, quando i due si trovavano in cucina, i loro figli Radomir e Alesya (di 5 e 3 anni), stavano giocando con un cugino più grande… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA”

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[nextpage title=”Senza vita”]

Eppure il silenzio sospetto ha allarmato i genitori. Quando Ruslan è sceso al piano inferiore, ha trovato la figlia inerme sul fondo della piscina. Ha subito provato a rianimare Alesya e dopo dieci minuti sono arrivati i soccorsi. Dopo poco però la figlia è stata dichiarata morta. Il padre disperato ha però continuato a premerle il petto per rianimarla… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA”

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[nextpage title=”“È morta”]

nonostante il medico gli avesse detto di “smettere di torturare quel corpo morto”. Ruslan ha però proseguito e all’improvviso ha sentito il polso battere debolmente. Tra lo stupore dei medici, che l’hanno trasportata in ospedale in stato di coma… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SU “PROSSIMA”

[nextpage title=”Il recupero miracoloso”]

La piccola si è svegliata dopo due settimane, riuscendo dopo qualche tempo a superare addirittura i problemi nel parlare e nel muoversi che sembrava dovessero condizionarla per sempre.

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