Un gruppo di scienziati olandesi è andato ad analizzare niente meno che l’anima. Secondo la loro ricerca, condotta su 70 persone dichiarate clinicamente morte e poi “risvegliatesi”, l’anima è riuscita a vedere cosa accadeva nei momenti concitati. Lo studio ha preso in esame soprattutto l’esperienza vissuta da un paziente. L’uomo…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Tunnel pieno di luce”]
…fu dichiarato morto per venti minuti poi improvvisamente il cuore riprese a battere. Il racconto successivo è stato ancora più incredibile. Il paziente ha fatto riferimento a un tunnel pieno di luce, come se fosse appena uscito dal corpo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le voci dei medici”]
Secondo la sua testimonianza, poi, l’esperienza extra-corporea gli avrebbe permesso di vedere e sentire i medici che erano attorno a lui in sala operatoria: come prova ha spiegato con precisione tutte le loro posizioni nel corso dell’intervento. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Altri dettagli”]
Ha anche raccontato cosa ha scritto l’infermiera su un pc in quei momenti. Ecco perchè i ricercatori hanno concluso che l’uomo doveva trovarsi necessariamente fuori dal proprio corpo, con l’anima fluttuante e consapevole di quello che stava accadendo.