56 rom finti poveri: avevano un tesoro nascosto. E ora festeggiano. Ecco perchè…

Le indagini della Procura di Roma avevano messo in luce che 56 ROM che vivevano per lo Stato Italiano in condizioni di povertà, in realtà possedevano un impero. E non un impero nascosto ma avevano dei conti correnti bancari intesati sui quali erano presenti migliaia di euro. Per questo nei loro confronti è stata mossa l’accusa di truffa al Comune anche per aver occupato in maniera illecita dei moduli abitativi assegnati dall’amministrazione, oltre che per appropriazione indebita finalizzata al riciclaggio e possesso ingiustificato di beni di valore. Però l’indagine si è conclusa con…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Conclusione dell’indagine”]

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L’indagine si è conclusa nel peggiore dei modi: gli imputati sono stati assolti con formula piena perché il fatto non sussiste, secondo una sentenza del tribunale che ha accolto la richiesta del pubblico ministero. Secondo il giudice, i cinque milioni sui conti correnti non…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Conti correnti”]

Secondo il giudice, i cinque milioni sui conti correnti non sono frutto dei reati contestati ma appartengono a loro stessi, senza che sia stato commesso alcun illecito. Ogni cosa posta sotto sequestro è stato immediatamente restituita e tutte le accuse sono cadute.

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