La storia di Valentina Salamone scosse l’Italia nell’estate di sei anni fa. Era il 2010, quando la ragazza venne trovata impiccata in una villa alle porte di Catania. Si parlò subito di omicidio, ma i genitori della giovane non ci hanno mai creduto. Grazie alla loro caparbietà, i giudici hanno deciso di approfondire ancora di più il campo delle indagini… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La litigata”]
Tanto da chiedere il rinvio a giudizio di Nicola Mancuso, il 32enne che aveva intrapreso una relazione top secret con Valentina. Secondo alcuni testimoni, la sera della morte della ragazza i due avevano litigato in maniera veemente per motivi di gelosia. L’accusa a carico dell’uomo, già in carcere per reati legati allo spaccio, è quella di omicidio volontario pluriaggravato. “Dopo tanta attesa, tanta sofferenza, tanti anni passati ad aspettare anche solo qualche parola che potesse in qualche modo alleviare le mie pene… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole del padre”]
finalmente è arrivata la notizia che aspettavo da tempo. La mia Valentina mi guarda da lassù ed è lei che ha continuato a darmi la forza per arrivare fin qui. Ho pensato più volte di non farcela, ma la voglia di assicurare alla giustizia l’assassino di mia figlia era così tanta da spingermi ad andare avanti”, ha commentato il padre della ragazza.