LA CONFESSIONE SHOCK DI LINO BANFI A VERISSIMO

Ospite nel salotto di Silvia Toffanin di Verissimo, Lino Banfi è tornato a parlare di se dopo che qualche settimana fa lo abbiamo visto a “Che Tempo che Fa” con Fabio Fazio per la presentazione del suo libro. Lino è tornato a parlare del suo passato e lo ha fatto a suo modo, indicando alcuni particolari della sua vita che molti non sanno. Lino ha detto “Ho studiato per farmi prete. Mio padre voleva che io diventassi non solo don Pasquale ma anche Monsignore e diceva che avevo la faccia di cardinale. Invece, io già un mascanzoncello e con un mio amico cercavo di andare a spiare le suore di clausura. Il giorno del mio diciottesimo compleanno, vivevo a Napoli, mi portarono in una casa chiusa. Una delle donne delle pulizie mi disse che era presto: ma quando ha visto che facevo 18 anni mi hanno fatto festa. Ho iniziato alla grande e non ho pagato! PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il rapporto con la moglie”]

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Lino ha anche parlato del suo rapporto con la moglie alla quale è ormai legato da una vita dicendo “Avevamo fatto la ‘fuitina’ e per punizione ci fecero sposare alle 6 del mattino. Ero povero e avevamo un trattamento ‘fetente’. Non abbiamo nemmeno una foto, ma ho promesso che per le nozze d’oro avremmo fatto una grande festa. Così è stato, abbiamo avuto anche la benedizione del papa”. “Quei cravattari romani ti facevano il 200/300 di interesse. Venivano a casa da Lucia e se non poteva pagare le prendevano le collane. Lei ha fatto più sacrifici di me. Una volta, nel 1955, dormivo in stazione di Milano. Un signore mi diede un miscuglio di pastiglie da prendere per farmi infiammare la gola: “Fatti ricoverare per togliere le tonsille, così stai al caldo”. Peccato che dopo l’operazione rischiavo di uscire al freddo più debilitato di prima e raccontai la storia al medico. Mi fece restare una settimana in più e mi fece dare dalle suore due pasti abbondanti al giorno. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La malattia della figlia”]

Lino ha poi parlato della sua malattia: “Rosanna è più forte di me, io soffrivo molto. Mi disse che potevo dirlo, a condizione che non piangessi. Siamo molto uniti in famiglia e, quando vedemmo che lei non aveva più i capelli, tutti se li tagliarono. Io ci ho provato ma non ce n’era bisogno! Come vedi, ogni volta che dico una cosa triste poi cerco di dirne una che fa ridere. È il mio stile, ma dovrebbe essere uno stile di vita, per tutti. Nessuno, a noi uomini, dice mai quando arriva questa terza età. Non mi amo più fisicamente da vent’anni. Ho parlato con San Pietro e mi ha detto che scampo ancora 8 anni. Quando non ci sarò più, nessuno si ricorderà di me, già non si occupano di grandi come Sordi o De Filippo. Quindi ho deciso: farò un marchio alimentare. Fra qualche mese vedrete la mia faccia su bottiglie d’olio e pacchi di orecchiette.

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