Non c’è pace per i morti. Tombe svuotate e rivendute. I parenti distrutti: “ Un incubo…”

È davvero inquietate quello che è emerso da una vasta operazione della Guardia di Finanza di Napoli che ha portato al sequestro di diverse cappelle gentilizie all’interno del cimitero di Poggioreale. Praticamente, dal giorno del sequestro, quelle cappelle sono chiuse e i parenti non possono andare nemmeno a portare un fiore ai loro cari. Il motivo? CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

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[nextpage title=”Ecco cosa è successo”]

A quanto pare, alcuni imprenditori di pompe funebri avrebbero svuotato e rivenduto in modo abusivo i loculi. Al momento sono coinvolte 17 persone nell’inchiesta. Un danno patrimoniale per il Comune, stimato in 3 milioni e 200 mila euro. E’ chiaro che il regolamento dei servizi cimiteriali vieta infatti la compravendita tra privati di cappelle funebri, ma in questo cimitero questa pratica andava avanti da anni. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

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[nextpage title=”Quando sono partite le indagini”]

È stata una cittadina francese, nel 2012, a notare che qualcosa non andava in questo cimitero. La donna si era recata nel camposanto e aveva notato che non vi erano più i più loculi dei suoi cari. I parenti dei defunti che si trovano con le cappelle sequestrate non possono salutare i propri cari e sperano che al più presto la situazione trovi una soluzione. CONTINUA A LEGGERE

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