400 EURO AL MESE A CHI È IN DIFFICOLTÀ: ECCO DOVE

Reddito di solidarietà approvato in Emilia Romagna. Si tratta di un sostegno erogato alle famiglie in cambio del loro impegno a partecipare a concorsi formativi di inserimento lavorativo e sociale. Ne beneficeranno 35mila famiglia (anche persone singole) con Isee pari o inferiore a 3000 euro annui. L’accesso all’assegno è…
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incompatibile con il sussidio di disoccupazione o altri ammortizzatori sociali simili, il massimale mensile concesso è pari a 400 euro per nucleo familiare e l’intervento non potrà essere erogato oltre i 12 mesi, superati i quali decadrà e potrà essere nuovamente richiesto trascorsi almeno 6 mesi dalla ricezione dell’ultimo assegno. Queste la parola del presidente della regione, Stefano Bonaccini:
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“Non dimenticare nessuno, guardare a chi ha più bisogno anche solo per aiutarlo a uscire da un periodo di difficoltà: credo che oggi la nostra comunità regionale abbia un’ulteriore, importante ragione per sentirsi orgogliosa e coesa. Centriamo uno dei principali obiettivi e diamo seguito a un altro degli impegni prioritari che avevamo preso, per rimettere in circolo quella giustizia sociale e redistributiva che gli anni della recessione hanno fortemente indebolito, anche in Emilia-Romagna”.
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Critiche da parte del M5S: “E’ sicuramente un primo passo ma non è sufficiente. Le soluzioni individuate da Giunta e PD rischiano di escludere, più che includere, tutte quelle persone che oggi fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e che verranno irrimediabilmente lasciate al loro destino. Monitoreremo attentamente quali saranno gli effetti reali di questa legge”, ha commentato Giulia Gibertoni. Contraria invece la Lega Nord, come spiega Daniele Marchetti: “La cosa più incredibile è che è stata bocciata è la richiesta di escludere per sempre chi proverà o depositerà dichiarazioni mendaci. Quindi porte aperte ai disonesti, a chi fa il furbo”.

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